The Sparrow And The Crow

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Faccia da talebano, William Fitzsimmons e’ l’ennesima conquista del neo-folk melodico americano. Un talento precoce da Pittsburgh che insieme ai genitori (ciechi dalla nascita e anch’essi musicisti per passione) armeggiava con trombone, chitarra e piano nel soggiorno di casa. Laureatosi psicoterapeuta, lascia gli ambienti dell’infermita’ mentale per darsi totalmente alla musica. Due album autoprodotti e registrati tra le pareti domestiche (Until When We Are Ghosts del 2005 e Goodnight del 2006), che con le giuste aderenze gli procurano sempre piu’ spazio nelle colonne sonore di serial televisivi popolari quali “Grey’s Anatomy”, “Life Of Ryan” e “Army Wives”. Trasferitosi a Jacksonville, nell’Illinois, Fitzsimmons scende nuovamente in campo con questo The Sparrow And The Crow, che astutamente cavalca l’onda di un sentimentalismo intimo e melodrammatico, equamente diviso tra autobiografismo e quotidiano lirismo in salsa agrodolce. Impropriamente associato da alcuni a Will Oldham e Iron And Wine, l’unica caratteristica che Fitzsimmons potrebbe avere in comune con costoro e’ la barba. Diverse e distanti sono, invece, la sostanza musicale e la profondita’ cantautorale. Fitzsimmons predilige, infatti, toni apollinei malinconici, parla di se’ stesso e di cio’ che lo circonda con un senso di bonaria confidenza “politically correct”, dove temi quali la solitudine e la farraginosita’ dei legami sentimentali sono accettati con rassegnazione e gentilezza, senza quell’amarezza e quel crudo cinismo che spesso conduce all’uso di versi scomodi, provocatori e disturbanti. Il timbro vocale e’ pertanto sussurato e passionale, bello sicuramente ma anche un pò comune e monotono, adeguato ad una capacita’ di scrittura che scava a fondo (e con profitto) nei meandri della melodia. Serena e rilassante, l’anima “pop” di queste canzoni emerge dunque chiara e netta, acuita anche dai piacevoli duetti, cori e controcanti femminili che intervengono in I Don’t Feel It Anymore, Further From You e You Still Hurt Me. In punta di chitarra rigorosamente acustica, assieme alla genuina rusticita’ di un banjo e all’intima svenevolezza di un piano, Fitzsimmons stringe bellamente i propri ricordi e pensieri al cuore (la drakeiana Just Not Each Other, We Feel Alone, After Afterall), ventilando la miscela armonica di If You Come Back Home, Further From Me e Find Me To Forgive con l’ausilio di una sezione ritmica, un tocco d’archi, una pennellata di fisarmonica e un sottile filo d’organo. Anche se privo di spunti originali e sorprese, The Sparrow And The Crow e’ un bel disco onesto e sincero, ideale per superare con tranquillita’ e dolcezza i grigiori autunnali.


 




Voto: 6,5/10


Genere: Folk-Pop /Songwrinting


 


 




Musicisti:


William Fitzsimmons – vocals, guitar, piano, banjo


Marshall Altmann – piano, accordion


Jonathan Flaugher – upright bass


Sean Hurley – electric bass


Aaron Sterling – drums, percussion


Caitlin Crosby – vocals


 


 


 




Brani:


01. After Afterall


02. I Don’t Feel It Anymore (Song Of The Sparrow)


03. We Feel Alone


04. If You Would Come Back Home


05. Please Forgive Me ( Song Of The Crow)


06. Further From You


07. Just Not Each Other


08. Even Now


09. You Still Hurt Me


10. They’ll Never Take The Good Years


11. Find Me To Forgive


12. Goodmorning


 


 




Links:


William Fitzsimmons: www.williamfitzsimmons.com


Groenland Records: www.groenland.com

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