KASPER SKULLERUD VÆRNES & ANDREAS WILDHAGEN | Troposgrafien

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Fucina di esternazioni avant-garde coraggiose e talvolta estreme, la label norvegese Nakama records non ha del tutto dismesso le radici ed il training jazz del fondatore e promoter Christian Meaas Svendsen, investitosi ad esperienze e collaborazioni quanto meno eterogenee, che qui ospita una dualità musicale con un decennio di frequentazione ma alla prima sortita discografica, collocabile più “canonicamente” entro un’apprezzabile forma free, di cui coglie e centra l’originale spirito di rivolta formale.

 

Senza preamboli di sorta, la musicalità esordisce esplosiva nell’esteso set Jord og muld, in cui ci si concede anche distillazione fraseologica e sottigliezza idiomatica, e la grintosa verve riappare ed ulteriormente s’accresce nella successiva Magma, che in effetti palesa la tempra eruttiva del titolo, preludendo ad una più aerea oasi nella raccolta Ødet, in cui il nitido cantato dell’ancia assume una fisionomia grave ed evocativa.

Tensioni e tenzoni ripartono nella concitata Skysoveren, mantenendosi ancor più fitte nella deflagrante Grus gjennom luft, epilogo di grande potenza nel sancire la vocazione all’invettiva del sinergico duo.

Non è questo l’unico caso in cui ci s’imbatte in una formazione essenziale, limitata al set percussivo ed uno strumento a fiato, e non sarà nemmeno il caso di far riferimento all’assenza di un diaframma armonico da parte di uno strumento a tastiera così di come di una cornice di basso, stante il carattere autosufficiente e diretto della musicalità del duo, sostenuta dal drumming incalzante e a tratti tempestoso, d’intensa e serrata tessitura di Andreas Wildhagen, in affinità caratteriale rispetto al partner Kasper Skullerud Værnes, sassofonista di saettante e sulfurea espressività intessuta anche di sottigliezze e microtonalità (pratica non rara, da parte dei più nuovi alfieri degli strumenti a fiato).

 

Si può davvero far fede alla programmatica referenza secondo la quale “Toposgrafien è affermazione vulcanica e dinamica, in cui espressioni forti e intense incontrano dialoghi sottili– probabilmente meno a favore di questi ultimi, stante la veemente natura delle energie profuse, estendendosi dunque il lavoro lungo cinque misure di energie franche e roride di forza emozionale, all’insegna della franchezza interattiva e di una dominante, anti-estetizzante veemenza.

 

 

 

Musicisti:

Kasper Skullerud Værnes, sax alto, tenore, soprano
Andreas Wildhagen, batteria, percussioni

 

Brani:

01. Jord og muld  9:18
02. Magma  7:19
03. Ødet  5:50
04. Skysoveren  7:09
05. Grus gjennom luft 14:06

 

Link:

Nakama Records