Songhai Blues: Homage to Ali Farka Toure’

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Non si puo’ che segnalarlo come uno dei debut album di musica africana piu’ felici dell’appena trascorso 2009, questo “Songhai Blues” che, pubblicato a novembre, e’ ancora freschissimo di stampa e fra i piu’ rilevanti in assoluto dell’annata, insieme a tanti altri, da “Welcome to Mali” di Amadou et Mariam o al ritorno, con “Seya”, di Oumou Sangare, per citare i primi che ci vengono in mente.

E poi si tratta di un debutto se si considera che questo e’ il primo album reperibile sul mercato internazionale e interamente a suo nome. Ma Samba Toure’ e’ musicista con una storia gia’ lunga e significativa alle spalle, chitarrista, cantante, bluesman personale e maturo, come dimostra il blend affascinante, energico, ipnotico, dal sound lirico e liquido, di cui sono composti i tredici brani dell’album.
Una storia che parte da Dabi, un piccolo villaggio del Timbuctu, la regione del Mali dove il musicista e’ nato il 15 giugno del 1968 e che si snoda attraverso le esperienze musicali che Toure’ esplora quando, appena puo’, si trasferisce a Bamako, la capitale del Mali. E’ il 1997 quando Ali Farka Toure’, il leggendario musicista che ha saputo esplicitare con insuperata poesia il vocabolario blues dell’Africa, chiede a Samba di unirsi al suo ensemble per un tour mondiale. E’ l’esperienza, umana e musicale, che segnera’ nel profondo il percorso del musicista di Dabi. Dodici anni dopo questo debutto su scala internazionale e’, fin nel titolo, un omaggio al suo maestro, al John Lee Hooker africano. Lo e’ in quell’esplicitare la parola blues, qui riferita al Songhai, minoranza etnica e cultura popolare, cultura fluviale – River Niger Blues – , temi e strumenti tradizionali e lingua ancestrale e identitaria. Ma lo e’ anche nell’energia e nell’accezione universale di blues e – perche’ no? – di rock che questa musica afferma e pratica, secondo appunto le rivoluzionarie aperture del maestro scomparso nel 2006. Di cui esplicitamente si canta nella conclusiva “Ali Farka”, brano che segnaliamo senz’altro, insieme perlomeno a “Foda Diaka na” e a “Goye Kurya”, di cui esistono anche due bellissimi video.


 


Brani:
01. Anbafo 5:06
02. Foda Diakai’na 4:36
03. Kai’ri Kai’ri 5:24
04. Bila 5:08
05. Yawoye 4:35
06. Koye Ma 5:31
07. Baba Guitteye 5:22
08. Goye Kurya 4:43
09. Tamani 5:00
10. Goye 5:35
11. Soumanako 5:19
12. Djandjo 5:22
13. Ali Farka 5:49


Musicisti:
Samba Toure’: lead vocals and lead guitar
Oumar Barou Diallo: bass guitar
Hamma Sankare’: calabash (tracks 1,3,4,6,7,10,11,12)
Ibrahima “Bouri” Se’re’: calabash (tracks 2,5,8,9,10,11,12) and drums
Zoumana Tereta: sokou (traditional violin)
Siaka Koita: djembe’
Bakaroba Diabate’: accompanying guitar
Djime’ Sissoko: n’goni (traditional guitar) and tamani
Alto Fofana: flute
Baba Djire’, Oumar Cisse’: backing vocals


Link:
Samba Toure’:
www.samba-toure.com
World Music Network: www.worldmusic.net

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