Primo Maggio in Jazz

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Ultima giornata per questa prima edizione del Festival primaverile di Umbria Jazz:il Primo Maggio il cielo è grigio, a tratti la pioggerella bagna le strade e contribuisce ad acuire la malinconia che accompagna le ultime esibizioni di questa bella e variegata manifestazione.
Alle 12,00 eccoci al CAOS, Teatro Secci, per A Touch Of Brazil, il concerto dei brasiliani Yamandu Costa e Guto Wirtti: dopo essere restati senza fiato al Caffè Bugatti, dove li avevamo applauditi in tarda serata, è stato molto bello poterli apprezzare anche in ambito teatrale, dove hanno ulteriormente sviluppato il già ricco programma, consentendo al pubblico di farsi coinvolgere sempre di più dalle loro note. Ci introducono alcuni brani, scritti in luoghi che hanno visitato ed intrisi delle emozioni e delle esperienze da loro appunto vissute in questi posti.
Dopo una veloce pausa pranzo, siamo di nuovo al Teatro Secci – CAOS, dove, alle 16,00, applaudiamo un quartetto eccezionale: Fabrizio Bosso alla tromba, Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria. Ci presentano il loro ultimo lavoro, un ottimo doppio cd, “State Of The Art”. Un concerto intenso ed elegante, caratterizzato dall’immensa arte di questi splendidi musicisti. I soli di ciascuno di loro ci ammaliano e ci stregano, gli applausi della platea gremita non mancano di sottolinearne il gradimento. Bosso è davvero immenso, i suoi virtuosismi alla tromba sono incredibilmente fantasmagorici ed i suoi amici e compagni di avventura musicale non sono da meno. Umbria Jazz, tramite la voce del presentatore Enzo Capua, ci fa partecipi della “affiliazione” del Fabrizio Bosso Quartet nella scuderia artistica della manifestazione: sotto l’egida di UJ, infatti, l’ensemble ha già programmato alcuni concerti in Cina tra giugno ed ottobre ed un paio di esibizioni per l’Ambasciata a Washington negli USA.
Non ancora paghi di musica, ci fermiamo al grande palco allestito in Piazza Europa dove sia gli Huntertones che i Funk Off, si esibiscono on stage, regalando due energetiche ed intense iniezioni di note. Molto carina e gradita è stata l’ospitata degli Huntertones, – che, per l’occasione, indossavano le t-shirt rosse dei Funk Off – durante un movimentatissimo brano del concerto di questi ultimi: Brooklyn e Vicchio insieme sullo stesso palco, per regalarci una apprezzatissima doppia energia!
Grandissimo finale al Caffè Bugatti: la jam session di stasera, a chiusura festival, vede protagonista Fabrizio Bosso che guida le esibizioni di coloro che si presentano per suonare. Grande parte della serata è caratterizzata dallo strepitoso Bosso Quartet al gran completo, che, tra brani più movimentati come Caravan di Ellington e pezzi più delicati come la meravigliosa The Shadow Of Your Smile di Mandel e Webster interagisce ed accoglie i tanti musicisti che si alternano sul palco…che bellezza!
Una conclusione davvero con i fiocchi… Arrivederci a Perugia, per la storica edizione estiva.