a maggio l’epilogo della quarta edizione con Ferruccio Spinetti, Tony Laudadio, Sarah Adamo e i Levia Gravia

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Fissato al prossimo 3 maggio l’appuntamento con la terza e conclusiva serata del VIVO FEST 2019. Per l’occasione la rassegna casertana, giunta alla sua quarta edizione, approderà nel centro storico della città, presso il ristorante “Il cortile” (via Galileo Galilei, 24), per offrire un menu concertistico all’aperto alquanto ricco e singolare. La join-venture tra Officina Teatro e la direzione artistica di Gennaro Vitrone (cantautore e artista di punta della scena musicale cittadina sin dagli anni Ottanta) ha reso il VIVO FEST una realtà di alta qualità con un fedele pubblico di appassionati. Una scommessa portata avanti con lenta ostinazione e già vinta grazie a un format organizzativo molto attento a valorizzare artisti emergenti della scena locale insieme a proposte di grido della musica d’autore sia regionale sia nazionale.

Tra gli ospiti più attesi della serata finale ci saranno i Levia, formazione salernitana fresca vincitrice del premio Fabrizio De Andrè (promosso annualmente dal quotidiano “La Repubblica”) che presenterà al pubblico il repertorio del suo terzo e recente capitolo discografico intitolato “L’altro capo”. Altrettanto imperdibile sarà l’esibizione del duo casertano formato dal noto contrabbassista e compositore Ferruccio Spinetti (Avion Travel e Musica Nuda) e dal valente attore e scrittore Tony Laudadio. La coppia proporrà un avvincente music-reading intitolato “Tutto è preludio”, singolare esperimento e terreno d’incontro tra teatro, letteratura e musica che avrà come fulcro principale le impressioni e le vicende contenute tra le pagine di “Preludio a un bacio”, l’ultimo e già acclamato libro di Laudadio.

Come ci ha svelato lo stesso Ferruccio Spinetti: “la cosa originale, che forse pochi sanno, è che Tony, oltre ad essere un bravissimo attore e scrittore, è un ottimo musicista: quindi in questo reading Tony non solo reciterà ma suonerà il sassofono facendo coppia con il mio contrabbasso. Coincidenza vuole che il protagonista del suo libro “Preludio a un bacio”, tra l’altro candidato al premio Bancarella di quest’anno, sia un clochard sassofonista. C’è una grande connessione con la musica, visto che il romanzo è diviso in capitoli a cui Tony ha dato titoli desunti da celebri canzoni e standard del jazz. Quindi alcune volte riprenderemo proprio quei brani mentre per il resto interpreteremo altri motivi di mia creazione unendoli a sipari di libera improvvisazione tipicamente jazzistica. La mia amicizia e collaborazione con Tony Laudadio può dirsi mai interrotta dagli anni in cui, ragazzini, frequentavamo insieme l’oratorio dei Salesiani. Nonostante i nostri rispettivi impegni, spettacoli e tour abbiamo sempre cercato di lavorare e divertirci insieme. Qualcosa di simile al progetto di “Tutto è preludio” è stato presentato tempo fa al Teatro Civico di Caserta quando musicammo “Luiz torna casa”, un testo inedito di Maurizio De Giovanni”.

Ad aprire la serata sarà Sarah Adamo, giovane jazz vocalist casertana che si confronterà per la prima volta con un repertorio di testi e composizioni originali accompagnata dal pianista Marcello Massa e dal sassofonista Giovanni Gambardella. ”il fatto che il VIVO FEST dia spazio a giovani artisti – ribadisce Spinetti – è una cosa bella ed entusiasmante. Noi pionieri, che dopo cinquant’anni di gavetta ce l’abbiamo fatta, sappiamo cosa vuol dire nascere e crescere a Caserta, affrontare le difficoltà per uscire fuori da una piccola situazione di provincia in cui non esiste un conservatorio e latitano altre possibilità di studiare e praticare musica. Io ho dovuto recarmi a Napoli mentre Tony ha scelto Firenze per studiare e formarsi alla bottega teatrale di Vittorio Gassman. Lui però, trent’anni fa diede vita a dei laboratori bellissimi, dai quali sono usciti attori come Marco D’Amore, altro vanto casertano, oggi affermato regista nonché popolare volto della serie Gomorra”.

Così, nel desolato ed esiguo panorama di proposte musicali offerte in città nell’intero corso dell’anno, il VIVO FEST di Vitrone e soci appare non solo un’insolita roccaforte ma anche una sorprendente anomalia: “nonostante l’assenza di spazi stabili o istituzionali –  osserva Vitrone – la scena casertana sembra andare controcorrente mostrando un’incredibile fioritura di espressioni artistiche. L’ultima che mi viene in mente è Aurora Leone, protagonista di questi monologhi che hanno lasciato il segno all’ultima edizione di Italia’s Got Talent. Probabilmente, come ha ben sottolineato Ferruccio Spinetti, c’era bisogno di questo festival per dare spazio a giovani che stanno emergendo o che sono già sulla buona strada. Così è successo con Sarah Adamo, come anche con il gruppo dei Malevera. Alla fine questo spazio ce lo siamo quasi preso con i denti, perché la realtà di Caserta è davvero piuttosto complicata. Continuano ad aprire molti locali ma la situazione culturale continua ad essere difficile”. Inoltre, dal punto di vista di Spinetti: una cosa singolare della scena casertana, nonostante l’apparente deserto, è la felice cooperazione tra i giovani emergenti e gli artisti della vecchia guardia. Un fenomeno che, diversamente, a Napoli sembra non accadere, ostacolato certamente dallo spirito più competitivo che pervade il fare arte e musica in una grande metropoli”.

In attesa della serata conclusiva di venerdì 3 maggio, Vitrone ci repiloga, infine, quanto già avvenuto e proposto nel corso di VIVO FEST 2019: “nei precedenti due appuntamenti, organizzati sul palco di Officina Teatro, si sono esibiti Alessio Bonomo, con un sentito omaggio a Fausto Mesolella, e l’irresistibile Giovanni Block. Intorno a loro abbiamo poi collocato altri giovani artisti, i già menzionati Malevera e la cantautrice, nonché mia stretta collaboratrice, Tonia Cestari, secondo l’ottica di dare sempre spazio e opportunità a nuove leve del territorio. La risposta del pubblico accorso è stata molto positiva e naturalmente stiamo già guardando avanti, con la prospettiva di crescere e mantenere sempre vivo il festival”.

VIVO FEST 2019: venerdì 3 maggio 2019, ore 21:00, ristorante “Il cortile”, via Galileo Galilei, 24 – Caserta.