L’Africa e il blues

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Ha scelto quella che e’ gia’ diventata una pietra miliare della ricerca musicologica afro-americana la neonata Casa Editrice Fogli Volanti per battezzare la collana Biblioteca Musicale.
Si tratta del saggio “L’Africa e il blues” dell’antropologo musicale ed etnomusicologo Gerhard Kubik, pubblicato negli Stati Uniti nel 1999 a cura dell’University Press of Mississippi e ora finalmente in italiano grazie al bel lavoro di Fabio Polese e Giorgio Adamo.


Il testo di Kubik e’ quanto di piu’ esaustivo ci possa essere sul tema affascinante e piu’ volte indagato della nascita del blues per mano degli schiavi africani deportati nelle piantagioni americane. E’ il risultato di quarant’anni di ricerche sul campo, attraverso la trascrizione e la registrazione di melodie e riff presenti nella tradizione delle popolazioni dell’Africa centrale e occidentale.


Kubik e’ il primo ad attribuire un legame certo tra i caratteri del blues e quelli della musica di certe zone dell’Africa islamica. E’ il primo ad individuare strette parentele tra le pratiche chitarristiche dei primi bluesmen e quelle strumentali dei musicisti girovaghi africani. Gli strumenti a corda, come il banjo, del resto, era ben tollerati dai padroni nelle piantagioni degli Stati Uniti d’America, che li associavano a strumenti considerati “nobili” come il violino. Anche la tecnica di suonare la chitarra con la lama del coltello ha origini africane. E cosi’ pure il diddley bow, strumento a corda unica pizzicata impiantato su un asse di legno e in cui il suono viene modulato con uno slide fatto di vetro, ha certa derivazione africana.
Le stesse parentele che riguardano gli strumenti poi si possono individuare negli stili e nelle forme.


Sebbene solo in America, dunque, il blues diventi un genere con delle caratteristiche ben precise, e’ alla madre Africa che si devono far risalire le sue origini. Ma se questo era un dato gia’ acquisito, anche se mai cosi’ ben documentato, poco o nulla si immaginava invece dell’influenza del blues, ormai pienamente americano, sulla musica africana contemporanea. Ed e’ proprio l’ultima parte del saggio, “Ritorno all’Africa”, il momento piu’ propriamente rivoluzionario degli studi di Kubik e quello a mio avviso piu’ emozionante.


A rendere davvero unico questo volume e’ l’allegato CD che con esempi musicali chiari accompagna il lettore in un viaggio nei due opposti continenti e concorre a semplificare il sontuoso impianto teorico che ne sta alla base.


Titolo: L’ Africa e il blues. Con CD Audio
Autore: Kubik Gerhard
Curato da: Adamo G.
Traduttore: Polese F.
Editore: Fogli Volanti
Data di Pubblicazione: 2007
Collana: Biblioteca musicale. Saggi
ISBN: 889548200X
ISBN-13: 9788895482002
Pagine: 288
Prezzo: € 36.00


 

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