Arrivano Veloso e Bollani

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Cielo terso e temperature calde caratterizzano il clima perugino di questa domenica 15 luglio.
La giornata inizia con la marciante dei Funk Off delle 11,30: il nutrito pubblico domenicale segue con entusiasmo il programma proposto.
Il pomeriggio facciamo tappa ‘lunga’ presso i Giardini Carducci, dove, alle  14,30 familiarizziamo con il jazz elettrico degli Snips, capitanati dal chitarrista siciliano Matteo Mancuso, che si è fatto notare per versatilità e bravura durante la frequenza delle clinics della Berklee nella scorsa edizione di UJ a Perugia.
Alle 16,00 applaudiamo il talentuoso e giovane pianista Akir Arbib, finalista del Conad Jazz Contest 2018.
Arbib propone un accattivante repertorio di brani originali, dall’impronta standard jazz. Ottimo nel tocco e nei virtuosismi, tiene attenta ed interessata la platea degli spettatori che si rilassano ai giardini in questo pomeriggio domenicale.
Una vera e propria esplosione di energia ci viene dagli Huntertones, che si esibiscono alle 17,30.
Questo versatile gruppo, che spazia da una formazione in trio ad un gruppo allargato a più elementi, si è già fatto apprezzare in altre occasioni, come la scorsa edizione di UJ Spring a Terni.Il loro repertorio è vario e vi confluiscono elementi di soul, rock, jazz, R&B e funk.Coinvolgenti ed allegri, devono il loro nome alla Hunter Avenue, la strada in cui si trovava l’appartamento in cui provavano, all’inizio della loro carriera.
Alle 21,00 va in scena la seconda Brazilian Night di UJ18.
Il primo a proporsi sul palco è un eccezionale Stefano Bollani, che ci presenta il suo progetto discografico “Que Bom”, realizzato con alcuni straordinari musicisti brasiliani, con lui sul palco in questa occasione: Jorge Helder al contrabbasso, Jurim Moreira alla batteria, Armando Marçal e Thiago Da Serrigna alle percussioni.
Bollani, dopo un intimistico brano in piano solo, ci presenta simpaticamente il suo gruppo brasiliano, che spiega essere l’ unico ad essersi ‘votato’ ad accompagnare un musicista italiano.I brani, splendidamente eseguiti, per una gremita platea in visibilio, sono
Alba Rossa, Ho perduto il mio papà Gallino, Galapagos, Certe Giornate Al Mare, Il Barbone Di Siviglia, Sbucata Da Una Nuvola, Accettare Tutto e, per finire, Que Bom, che dà il titolo al disco.
Un concerto emozionante e sentito, che ha toccato le più profonde corde del nostro animo, fino alle ultime note del bis: la canzone Una Nebbia A Napoli – dedicata da Bollani a sua moglie, presente tra il pubblico – ed un brano standard del repertorio Brazil.
Cambio palco a favore di ‘Ofertorio’, concerto “in famiglia” per Caetano Veloso, che presenta al grande pubblico i suoi tre figli, Moreno, Zeca e Tom.
La voce calda di Veloso, il grande talento dei figli si rivelano di brano in brano, regalandoci la grande emozione di stare a cospetto di una famiglia di grandi musicisti, la cui propensione alle note, sta evidentemente nel DNA genetico.
Suoni acustici di grande semplicità permettono di apprezzare ancor di più la timbrica dei vari performers.
Caetano si esibisce alla voce ed alla chitarra, i suoi figli cantano e suonano ciascuno vari strumenti.
Propongono un repertorio di brani classici della tradizione brasiliana, con un omaggio molto gradito all’Italia nel bis, quando eseguono una splendida versione di Luna Caprese.

Per chiudere la giornata, eccoci in Piazza IV novembre, dove si esibiscono i Funk Off on stage: la loro energia sprizza da tutti i pori, mentre ci presentano, con contagioso entusiasmo, tanti dei loro brani: Changhai Tox, Uh, Yeah!, Three For One, It’s OK, FMIV, AOW e la trascinantissima I Wanna Get Funky Now.

 

Photo by Mario Catuogno SPECTRAFOTO