Fuochi melodici, silenzi sonori e sincretismi creativi sono gli ingredienti principali di Trio Libero, prodotto fresco e genuino, scevro di additivi cerebrali fini a se stessi. La liberta’ come punto d’incontro, la tecnica (solida e ferrea) al servizio della poesia e dell’armonia, piu’ semplicemente i cardini di un progetto nato estemporaneamente nel 2008 per rendere omaggio alla figura di Serge Gainsburg.
Prima ancora le strade artistiche del sassofonista britannico Andy Sheppard e del contrabbassista franco-algerino Michel Benita si erano incrociate tra le fila dell’ensemble francese Urban Sax. Il successivo sodalizio della coppia con il batterista scozzese Sebastian Rochford (leader degli ottimi Polar Bear) ha pero’ ulteriormente incrementato di valore il linguaggio esteticamente polivalente della proposta. Trio Libero ha visto la luce l’estate dello scorso anno nell’auditorio della radiotelevisione di Lugano, quattro giorni in cui improvvisazione e composizione sembrano aver volato alto per ogni direzione fino ad assumere il volto di queste tredici tracce dalla cantabilita’ pronunciata.
L’unico standard presente, I Am Always Chasing Rainbow, procede in modo serico e meditativo. Questa eleganza, rilassata e atmosferica, trasla in gran parte degli altri brani originali, tutti caratterizzati da una durata contenuta tra i tre e quattro minuti. Il tenore di Sheppard emerge in un range di colori timbricamente morbidi e carezzevoli, rarefacendosi nella campana di una sezione ritmica avvolgente e trasparente. Titoli quali Libertino, Dia Da Libertade, Land Of Nod, The Unconditional Secret e When We Live On The Stars nascondono nel loro spontaneismo cosi’ diretto e accessibile strutture in realta’ articolate e complesse. Questa magia arriva dalle capacita’ di tre grandi musicisti e compositori che suonano in perfetta sintonia, stimolati da una fiducia reciproca che si traduce nella liberta’ di disegnare secondo le proprie inclinazioni paesaggi sonori ricchi di contemporaneita’, tradizione e immaginazione. Una sinergia che regala nelle trame ipnoticamente esotiche di Ishidatami e in quelle piu’ asimmetriche e agili di Slip Duty i momenti piu’ elevati e piacevoli del disco.
Voto: 7/10
Genere: Contemporary Jazz
Musicisti:
Andy Sheppard – tenor sax, soprano sax
Michel Benita – double bass
Sebastian Rochford – drums
Brani:
01. Libertino
02. Slip Duty
03. I’m Always Chasing Rainbows
04. Spacewalk Part 1
05. Dia da Liberdade
06. Land of Nod
07. The Unconditional Secret
08. Ishidatami
09. Skin / Kaa
10. Spacewalk Part 2
11. Whereveryougoigotoo
12. Lots of Stairs
13. When We Live On The Stars
Links:
Andy Sheppard: www.andysheppard.co.uk/
ECM Records: www.ecmrecords.com