This Is What It’s Like To Be

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Grazie alla piu’ classica delle autoproduzioni riusciamo a tenerci aggiornati sulle attivita’ della brava Jessica Lurie, anche se e’ un peccato che personaggi del genere debbano sopperire alla disattenzione delle piu’ organizzate label indipendenti con tali espedienti. Inciso in coppia con il batterista Andrew Drury, This Is What It’s Like To Be e’ un signor disco che sprigiona tonnellate di fantasia accanto a una ricerca per il dettaglio ritmico e armonico per nulla compromessa da una qualita’ audio austera ed essenziale (simile alle registrazioni in presa diretta di Tim Berne o di un duo quasi identico per impostazione strumentale quale gli Iconoclast). Episodi dal beat piccante come Paprikash, in chiave binaria e post bop come After The Wedding oppure dal giocoso gusto new thing come Blackwell e Flute And Chopsticks (la cui modalita’ esecutiva si descrive da sola) si controbilanciano a meraviglia con tracce formalmente piu’ astratte e radical free quali Boots, Twitcher e Viking’s Afreet. La sassofonista e il batterista giocano di fino con lampi tecnici intensi, dialogando in modo ricercato e spontaneo, trovandosi sempre sulla medesima lunghezza d’onda anche quando il discorso strumentale individuale sembra viaggiare su sentieri contrapposti.






Voto: 7/10


Genere: Avant Jazz






Musicisti:


Jessica Lurie (alto / ten. sax, flute, vocals); Andrew Drury (drums, percussions, vocals).









Brani:


01. Paprikash [3:18]; 02. Flute And Chopsticks [5:34]; 03. Boots [11:07]; 04. Twitcher [6:57]; 05. 411 [4:13]; 06. Viking’s Afreet [4:52]; 07. After The Wedding [5:35]; 08. You Call This A Brigade [7:18]; 09. Blackwell [6:50].








Links:

Jessica Lurie / Zipa!Music: www.jessicalurie.com

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