The Eyesores sono un band di stampo gypsy splendidamente condotta da un fisarmonicista americano – Alec K. Redfearn, da tener d’occhio – e specializzata nella singolare arte dell’accompagnare con musica le marce funebri, o se meglio volete, del mettere in musica le marce funebri. In sostanza una musica trance, lievemente ipnotica, indolente e dolorosa. Questa banda del tutto surreale [basta vedere la foto del libretto e dare un’occhiata al circo di strumenti e strumentisti che deve radunarsi sul palco] e’ formata da nove elementi e fa converge un vero e proprio fiume in piena di ispirazioni, tratte ora dal folk (come non pensare a Tom Waits?!) ora dalla musica contemporanea americana, in parte dalla musica folclorica dell’Europa dell’Est, a tratti da un insopportabile minimalismo alla Terry Riley o Philip Glass, a sprazzi dal cabaret e dalla musica da teatro. Un vero delirio di fervori, insomma, un’azzeccata miscela che da’ vita ad un’estetica fanfaresca e arcaica, pronta a riscattare la vita. Nel buio – che altro non e’ che un marasma di suoni dentro cui si distinguono solo fisarmonica e batteria – le ombre dei nove allestiscono la scena per ridare forma allo spirito vitale. Arte poetica, pura follia, chimica onirica, tradizione, memoria, poco importa cio’ che sia e cio’ che diventera’. A me pare che sia l’uccello stremato e ferito che porta ancora cibo ai piccoli nascituri… Date un’occhiata al disegno di copertina, cosi’ rivelatore nei suoi colori cupi e vividi e nel totale surrealismo delle atmosfere di questo disco…che si fa ascoltare molto, anche se si muore una volta sola… una sveglia suona [“Slo-mo”, track 9] ed e’ ora di ridestarsi…
Musicisti:
Alec K. Redfearn – fisarmonica amplificata e no, voce, Hammod B3, organo, arpa, sveglia, tagliacarte, telefono, piano, cimbali
Margie Wienk – violino, voce
Alec Thibodeau – chitarra
Ann Schattle – corno
Olivia Geiger – violino
Matt McLaren – batteria, cimbali a mano
Chris Saraullo – campane, maracas, tamburello, campanelli
Jason McGill – sassofono alto, freno, batteria, pentole e casseruole
Frank Difficult – elettronica analogica e digitale, tape recorder
Sara Stalnaker – violoncello su gambe ambulanti e sonnambule
Matt everett – viola su gambe ambulanti
Brani:
01. Simian Fanfare – 0:15
02. The Night it Rained Glass on Union Street – 4:04
03. The Bible Lite – 2:25
04. Walking Sticks – 0:16
05. Punjabi / Watery Grave – 7:48
06. Morphine Drip – 1:10
07. Bonaparte Crossing the Blood-Brain Barrier – 0:34
08. The Smoking Shoes (’04) – 6:19
09. Slo-mo – 3:14
10. Coke Bugs – 2:57
11. That Which Connects Your Flesh to the Floor – 0:08
12. Portugese Man O’War – 3:11
13. The Quiet Room – 4:26
14. Bulgarian Skin Mechanic – 5:57
15. Somnambulance – 1:49
Links:
Cuneiform: www.cuneiformrecords.com
Alec K. Redfearn: www.aleckredfearn.com