Reca sempre un gran piacere parlare di una produzione targata nusica.org. L’etichetta trevigiana è il primo esempio italiano di “free & open content” musicale che sfrutta la rete per promuovere e diffondere liberamente artisti, dischi e iniziative. Ad esservi strettamente collegato è il Sile Jazz Festival, esclusivamente dedicato ad artisti e progetti italiani. Per quanto riguarda il catalogo c’è la possibilità di scaricare gratuitamente dal sito ogni titolo pubblicato, corredato da spartiti, informazioni dettagliate sulle composizioni, video e foto. I dischi sono però anche confezionati su CD in tiratura limitata numerata (200 copie ognuno), accompagnati da una bella grafica stilizzata realizzata su cartoncino riciclato, acquistabili tramite donazione libera a supporto di questa ammirevole associazione senza fini di lucro.
“Corde Alterne” è la sesta pubblicazione dell’etichetta, intestata a un progetto in duo davvero bello e alquanto singolare. Protagonisti e artefici sono il chitarrista Roberto Gemo e il bassista Alessandro Fedrigo, quest’ultimo mente e anima di nusica.org, oltre che leader insieme a Nicola Fazzini dell’XY Quartet, formazione che grazie ai lusinghieri consensi di critica, ricevuti un po’ ovunque l’anno scorso, ha avuto il merito di focalizzare l’attenzione sul catalogo e sui musicisti promossi da nusica.org.
Essendo pleonastico parlare delle composizioni e da dove traggano ispirazione sia i loro fantasiosi titoli sia i criteri scelti per la loro esecuzione (dettagli già presenti sul sito, che anzi invitiamo a visitare), preme tuttavia sottolineare la duplice natura del progetto e dell’operazione. Da una parte insiste l’idea di un discorso improvvisativo nella prassi ma compositivo nella riflessione sui modelli di partenza, dall’altra si estrinseca un discorso sonoro suggestivo dove si equilibrano al meglio gusto e spirito di ricerca. L’indagine su timbro e armonia passa per lo più attraverso strumenti non tanto usuali quali il basso acustico di Fedrigo e la chitarra soprano o baritono di Gemo, ma anche quando ad essere impiegati sono basso e chitarra elettrici l’ascolto resta ricco di spunti e soluzioni ardite, specie in quelle tracce più spigolose che vestono abiti di contrappunto fantasy-ambient-noise (vedi le bellissime Isaac, Paranoid e Arresto del Treno). Non un disco facile, d’accordo, ma almeno diverso e magnificamente suonato, considerato che in “Corde Alterne” Gemo e Fredrigo espongono un bagaglio tecnico audace e sopraffino, memore delle prodezze radical-impro di Derek Bailey e Fred Frith, come pure del fingerpicking surreale di Gary Lucas e del leggiadro etno-folk di Ralph Towner.
Voto: 8/10
Genere: Impro / Electroacoustic
Musicisti:
Roberto Gemo – baritone guitar, soprano guitar, electric guitar, acoustic guitar, effects
Alessandro Fedrigo – acoustic bass guitar, electric bass, voice, effects
Brani:
01. Corde alterne 1
02. Per sempre
03. Model 1561
04. De Molen
05. Bar Uf
06. Obscurio
07. Paranoid
08. Valzer amabile
09. Isaac
10. Due lune
11. Corde alterne 2
12. Falesie
13. Zeppelin
14. Binario del treno
15. Arresto del treno
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