Remember

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Anche un disco dal vivo e’ percepito dai Fiery Furnaces come una missione all’insegna della stravaganza e dell’eccesso. Cosi’, nella sua pachidermica mole (e inevitabile prolissita’) Remember sembra quasi un documentario “on stage” su quanto seminato e raccolto da Eleanor e Matthew Friedberger negli ultimi tre-quattro anni, anzi, molti di piu’, visto e considerato che i cinquantadue pezzi di questo doppio CD (triplo nell’edizione in vinile) sono stati appositamente scelti per rappresentare, quasi a mò di antologia, l’intero percorso discografico del progetto, partendo dal lontano Gallowsbird’s Bark del 2003 fino all’ultimo Widow City del 2007. Chi conosce il duo (originario di Chicago ma da anni stabilitosi a New York) e ha avuto modo di assistere anche a solo uno dei suoi concerti non si meravigliera’ molto della bizzarra e consuetudinaria pratica di rivoltare come un calzino testi, arrangiamenti e durata di ogni composizione nata e assemblata in studio. Pertanto Remember acquisisce, sulla base di tale approccio, il suo tratto piu’ distintivo, configurandosi come un laboratorio improvvisativo sulla carcassa dell’indie pop-rock. In modo inaspettato ma estremamente fluido, i testi di un brano vengono impiegati sugli arrangiamenti e le strutture armoniche di un altro, oppure, mediante una creativa e sottile tecnica collagistica, diverse versioni-porzioni dal vivo di un brano convivono, con marcate differenze di resa e qualita’ audio, nella medesima traccia. Tanto per fare qualche esempio, si puo’ prendere Single Again, che dopo un minuto di riconoscibile normalita’ precipita in un anulare corto-circuito di fraseggi d’organo kraut-garage misto a bleep elettronici e arabeschi doorsiani in salsa prog fino a quando voce e strumenti confluiscono nel crudo e anarchico garage-blues (chitarristicamente rovente e ritmicamente incalzante) di Two Fat Feet e Don’t Dance Her Down (strutturalmente piu’ squilibrata e irregolare, trafitta da aspre linee di chitarra noise-acid blues e squarciata da folli accelerazioni di organo e batteria), in cui Eleanor Friedberger centrifuga le liriche originali con le strofe portanti di Single Again, nuovamente trasfigurato nel tema melodico della versione “reprise” al termine di questo colossale medley. Il processo di decostruzione e reinterpretazione del materiale familiare tramite gli album in studio e’ continuo e incessante, come capita di rilevare in modo macroscopico in Tropical Ice-land, Chief Inspector Blancheflower, Japanese Slippers e Automatic Husband portavoci di un’estetica art-punk sanguigna e viscerale, in molti frangenti aggressiva ed elettricamente rocciosa. Il talento interpretativo-creativo del duo e quello tecnico dei suoi bravi collaboratori non si discute, ma come dicevo all’inizio, al di la’ dei pregi ci sono anche i difetti, tra cui quello della gigantesca e troppo consistente durata dell’opera (il cui ascolto in un’unica tirata, come segnala opportunamente anche un warning sul retrocopertina del CD, e’ assolutamente controindicato) e di una sensazione di monotonia timbrica ed espressiva generata dalle corde vocali di Eleonor Friedberger, il cui stile teatrale e recitativo, frebbrile e convulso, si avvicina molto alle ardenti ed isteriche impennate declamatorie di Patti Smith. È, tuttavia, sul valore innovativo di freschi innesti modulari dal forte aroma “progressive” sul tessuto di un minimale e slabbrato garage synth-pop dai lividi colori blues-rock, oscillante tra rumorose reiterazioni sperimentali a’ la Velvet Underground e sfuggenti accenti “cabaret hall”, che bisogna riflettere e concentrarsi per apprezzare l’originalita’ dei Fiery Furnaces, anche se Remember e’ un’opera piu’ singolare che fondamentale, capace di scatenare, a seconda degli stati d’animo, reazioni varie e contrapposte. Un pò come ci sembra la vita durante l’esistenza: alcune volte odiosa e noiosa altre bella ed entusiasmante.


 




Voto: 7/10


Genere: Indie Pop-Rock / Prog-Rock, Songwriting


 


 




Musicisti:


Eleanor Friedberger – lead vocals, guitar


Matthew Friedberger – keyboards, guitar, vocals


Jason Loewenstein – guitar, bass


Robert D’Amico – drums


Michael Goodman – percussions


Toshi Yano – bass, keyboards


Andy Knwoles – drums


 


 




Brani:


 



CD 1:


01. Intro


02. Blueberry Boat


03. Single Again


04. Two Fat Feet


05. Don’t Dance Her Down


06. Single Again (Reprise)


07. Wicker Whatnots


08. Little Thatched Hut


09. I’m In No Mood


10. Black-Hearted Boy


11. Bitter Tea


12. Waiting To Know You


13. Vietnamese Telephone Ministry


14. Oh Sweet Woods


15. Borneo


16. Benton Harbor Blues


17. Japanese Slippers


18. Benton Harbor Blues (Reprise)


19. Whistle Rhapsody


20. Crystal Clear


21. Whistle Rhapsody (Reprise)


22. Teach Me Sweetheart


23. Evergreen


24. Bitter Tea (Reprise)


 



CD 2:


01. Chris Michaels


02. Quay Cur


03. My Dog Was Lost But Now He’s Found


04. Spaniolated


05. Name Game


06. Birdie Brain


07. 1917


08. Slavin’ Away (Intro)


09. Tropical Ice-land


10. Asthma Attack


11. Tropical Ice-land (Reprise)


12. The Wayward Granddaughter


13. The Garfield El


14. A Candymaker’s Knife In My Handbag


15. Forty-Eight Twenty-Three Twenty-Second St.


16. Slavin’ Away


17. Seven Silver Curses


18. Clear Signal From Cairo


19. I’m Gonna Run


20. Here Comes The Summer


21. Chief Inspector Blancheflower


22. Automatic Husband


23. Ex-Guru


24. Clear Signal From Cairo (Reprise)


25. Philadelphia Grand Jury


26. Navy Nurse


27. Uncle Charlie


 


 


 




Links:


The Fiery Furnaces: www.thefieryfurnaces.com


Thrill Jockey Records: www.thrilljockey.com

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