Dopo le collaborazioni con Irene Grandi, Aldo Romano, Lawrence Morris e molti altri, Andrea Manzoni propone ora un lavoro a suo nome.
Pubblicato per l’elvetica Altrisuoni, Quantum Discord e’ un disco borderline dalle molte influenze: dal jazz-rock (soprattutto per la batteria) al progressive (qualche tempo dispari e strutture atipiche), dalla classica di Variazioni al pop dei temi piu’ orecchiabili. Il playing e’ invece riconoscibilissimo: nelle improvvisazioni e’ ficcante e veloce, virtuosistico quanto basta, d’un fiato. A cio’ si contrappongono temi comunque molto melodici, ad esempio nella title track. Quindi complesso ma accattivante, come suggerisce la foto di copertina.
Si parte a razzo con 32 Days e Synaptic Disconnection, per poi perdersi nel flusso di coscienza delle 5 variazioni, in piano solo. Infine, si chiude il cerchio con Sanctorum e Postludium. Tutti brani originali, eccetto Round About Midnight che reinterpreta lo standard di Monk. Il pianoforte e’, piaccia o no, protagonista assoluto: prepotente, a volte minimalista, ma mai in secondo piano.
Manzoni e’ sempre stato un pò all’avanguardia in questo genere: qui lo fa senza ausili digitali, mentre nel suo progetto parallelo Gadamer (un duo piano-violoncello insieme a Zeno Gabaglio) mischia jazz ed elettronica. Da segnalare inoltre il suo LoMe’ (da cui proviene anche il bassista Luca Curcio), gruppo che si definisce “anti-pop d’autore”. Quantum Discord non fa eccezione in quanto ad originalita’, e ha meritato le 5 stelle dalla rivista Jazz’n More.
Musicisti:
Andrea Manzoni – piano
Luca Curcio – double bass
Ruben Bellavia – drums
Brani:
01. 32 days
02. Synaptic Disconnection
03. Round About Midnight
04. Last Trip
05. Nightmoth variation
06. Var I
07. Var II
08. Var III
09. Var IV
10. Var V
11. Lorem ipsum
12. Black Church
13. Sanctorum
14. Postludium
Links:
Andrea Manzoni: www.manzoniandrea.com
Altrisuoni: www.altrisuoni.com