Prime

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E’ stato davvero un piacere trovarci a “festeggiare” con questo disco i 35 anni di carriera di uno degli ensemble ancora oggi piu’ apprezzati a livello mondiale. Il debutto dell’allora quartetto Thyme-Music of Another Present Era, giusto per sottolineare la diversita’ della loro musica, risale, infatti, al 1971 a New York City. Del gruppo iniziale fanno parte Glen Moore e Ralph Towner, amici fin dai tempi del college (Universita’ dell’Oregon…), Collin Walcott, suonatore di sitar ed etnomusicologo, e l’oboista Paul McCandless, allievo del primo oboe dell’orchestra di Toscanini. Dopo poco tempo nascono gli Oregon, nome con il quale incidono il primo disco per la Vanguard, “Music of Another Present Era”.
Negli anni la voglia di sperimentare nuove sonorita’ e strumentazioni non e’ mai venuta meno. Nemmeno dopo la morte nel 1984 di Walcott. Il suo posto viene inizialmente preso dal percussionista Trilok Gurtu. Via lui, i percussionisti diventano due, il grande Arto Tuncboyician ed il chicagoano Mark Walker. Infine resta solo l’ultimo.
Con questa formazione gli Oregon fanno incetta di premi ai Grammy 2001 con il disco “Oregon in Moscow”.
In questo “Prime” l’essenza degli Oregon e’ pressoche’ intatta. E’ una musica difficilmente classificabile, piena di vita, sempre in movimento. La parte del gran burattinaio sembra farla Ralph Towner, compositore di quasi tutti i pezzi dell’album, maestro alla chitarra, al piano e alle tastiere. Ma non e’ certamente da solo nell’impresa. Fin dal primo “If” non si puo’ fare a meno di notare la bella vena di McCandless (impressionano davvero le sue doti tecniche), grande nel saper fondere le sue sonorita’ con quelle della chitarra di Towner. Il quale non e’ da meno in quanto a tecnica in “Toledo”, dal gusto spagnoleggiante. “Hoedown” e’ uno dei due brani composti dal contrabbassista Glen Moore e caratterizzato da un trascinante duetto con i ritmi di Walker. In “Pepe linque”, seconda composizione di Moore, il basso e’ sovrano. Questo blues appare inizialmente lontano dalle consuetudini del gruppo ma ben presto, complici i suoni di McCandless e Towner, l’ascoltatore recupera le certezze iniziali.
Bellissime sono “Dark”, “Tammurriata” e “Mountain King”, un trittico estrapolato dalla Monterey Suite commissionata dal The Monterey Jazz Festival. Una caldo vento mediterraneo ci avvolge in un intreccio di melodie che si rincorrono frenetiche e le doti musicali e virtuosistiche dei quattro musicisti finalmente esplodono. L’apice si raggiunge nell’ultima “Doff”, in cui, a mo’ di chiosa finale, i musicisti salutano il pubblico, ringraziano e si godono le meritate ovazioni…


Musicisti:
Paul McCandless – oboe, clarinetto basso, soprano e sopranino
Ralph Towner – chitarra classica, chitarra a 12 corde, chitarra synth, pianoforte,
tastiere
Glen Moore – contrabbasso, stick bass
Mark Walker – percussioni


Brani:
01. If (R. Towner) – 6:57
02. An open door (R. Towner) – 5:14
03. Toledo (R. Towner) – 7.58
04. Hoedown (G. Moore) – 0:51
05. Solar flare (Oregon) – 2:55
06. Castle Walk (R. Towner) – 5:30
07. Moonrise (Oregon) – 1:07
08. Pepe Linque (G. Moore) – 5:25
09. Dark (R. Towner) – 4:39
10. Tammurriata (R. Towner) – 6:17
11. Mountain King (R. Towner) – 6:51
12. Cleguerec (Oregon) – 3:13
13. Doff (R. Towner) – 6:35


Links:
C.A.M. Jazz:
www.camjazz.com
International Record Distribution: www.ird.it
Oregon: www.oregonband.com

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