E’ davvero un paradosso chiamare Pianosolo un disco cosi’ ricco di sonorita’ e di “strumenti”. E certo un musicista dell’esuberanza artistica di Salis non poteva accontentarsi di soli 88 tasti ma doveva per forza prendersi il piano con tutte le corde per esprimere il proprio universo sonoro… Per poi, dopo aver piacevolmente torturato queste, sovrapporvi oggetti di vario genere… E per poi, non contento, affiancarvi un piu’ intimo fischietti’o, la propria voce e qualche gargarismo (nel significativo Con l’acqua alla gola, sintesi della sua trascinante ironia).
Questo e’ Antonello Salis. Uno degli artisti piu’ completi, energici, sregolati, creativi, appassionati del panorama jazz (?) italiano.
Di solito piu’ a proprio agio su un palco, in progetti altrui o con attorno altri musicisti con cui interagire, questa volta, la quarta nella sua carriera, si chiude in uno studio con il suo strumento principale, il pianoforte. E da’ fondo a tutto il suo mondo interiore nel ripercorrere idealmente tutta la propria carriera. E’ musica indefinibile, pregna delle sue tante esperienze, dal blues al free all’avanguardia. Dalla trascinante Hola alla piu’ lirica To my wife, passando dall’impegnativa e ammiccante Salismaninoff fino ad un ‘lettura’ pianistica del “Financial Time”.
Improvvisazione totale ‘a’ la Salis’, come la definisce Paolo Fresu nella prefazione al disco che riesce a tenere alta la tensione dell’ascoltatore per tutta le durata della performance. Ma quanto ci manca visivamente la sua fisicita’…
Musicisti:
Antonello Salis, piano e piano preparato
Brani:
01. Zurabo blue (A. Salis) – 3:51
02. Cerro e libertador (A. Salis) – 3:17
03. Con l’acqua alla gola (A. Salis) – 8:36
04. Totem (R. Lai) – 5:54
05. To my wife (A. Salis) – 7:02
06. Hola (A. Salis) – 2:41
07. La dolce vita (N. Rota) – 5:52
08. Salismaninoff (A. Salis) – 9:20
09. Graffio di costa (A. Salis) – 3:48
10. Nightmare n.20 (A. Salis) – 12:34
11. Financial time (A. Salis) – 1:39
Links:
Antonello Salis: www.antonellosalis.com
C.A.M. Jazz: www.CamJazz.com