Gino Paoli – molto piu’ che un cantautore – caposcuola e caposaldo della musica leggera italiana, ha segnato piu’ generazioni con i suoi successi che ne sono stati, al tempo stesso, colonna sonora e pietre miliari, attraversando e sopravvivendo ai tempi e alle mode che si sono succeduti.
E non di rado le composizioni di Paoli hanno incrociato il jazz, perche’ le sue composizioni – solo in apparenza semplici ed orecchiabili – hanno dimostrato una forte capacita’ di evolversi e di adattarsi alle mutazioni delle mode e dei gusti – che ne hanno determinato l’immortalita’ nel tempo – mantenendo inalterata la propria sostanza, proprio come il jazz si presta all’improvvisazione ed alla variazione facendo intravedere nell’essenzialita’ le fattezze velate di brani che credevamo di conoscere sotto altre spoglie. E nei locali notturni, in cui mille e mille volte Gino ha regalato ai suoi ascoltatori le sue note confidenziali, le occasioni di ritrovarsi con un piede – e forse anche con tutt’e due – nel jazz, sono state frequentissime.
Basti ricordare che Paoli, nella sua epoca d’oro, ha incrociato personaggi come Luigi Tenco, Fabrizio De Andre’, Paolo Conte ed Umberto Bindi, per capire che cosa intendiamo con le espressioni “caposcuola” e “contaminazione jazz”.
In queste poche riflessioni si possono ritrovare le spiegazioni e le giustificazioni di questo Cd live, Milestones, dell’omaggio ai suoi classici – Che Cosa C’e’, Una Lunga Storia d’Amore, Sassi, La Gatta – agli standards del jazz che ha voluto re-interpretare per noi – Time After Time, I Fall in Love Too Easily, Stardust – dell’omaggio a Tenco con Quando e del calibro dei personaggi – che non abbisognano di particolari presentazioni – che lo hanno accompagnato nell’avventura di un concerto che e’ diventato un disco e poi un tour di grandissimo successo.
Hanno suonato con lui, infatti, il pianista Danilo Rea, non nuovo a questo tipo di esperienze: se in un brano c’e’ una nota di blues o di jazz, Rea sa cercarla, trovarla, valorizzarla ed interpretarla nel modo migliore; il trombettista Enrico Rava, un “guru” del jazz, amico di vecchia data di Gino; Roberto Gatto, uno dei migliori batteristi della scena italiana nonche’ compositore e leader di diverse formazioni jazz; ed ancora, il raffinato Rosario Bonaccorso al contrabbasso e l’ottimo Fabio Boltro alla tromba e flicorno.
Un grande omaggio che Gino, assieme ai suoi amici, ha fatto, piu’ che a se stesso, al ricordo di alcuni amici scomparsi, ad un’epoca trascorsa, ed ai suoi fedeli sostenitori che continuano da anni a seguirlo con affetto e passione.
Brani:
01. Time After Time
02. Sapore di sale
03. Vivere ancora
04. I Fall in Love Too Easily
05. La gatta
06. Che cosa c’e’
07. Una lunga storia d’amore
08. Stardust
09. Quando
10. Sassi
11. Il cielo in una stanza
12. Senza fine
Musicisti:
Gino Paoli, Voce
Enrico Rava, Tromba
Danilo Rea, Piano
Flavio Boltro, Tromba
Rosario Bonaccorso, Contrabbasso
Roberto Gatto, Batteria
Links:
Gino Paoli Official Web: www.ginopaoli.it
Blue Note – Emi: www.emimusic.it/emimusic.it/b2c_album_detail.asp?id=48803