Non sono molti i sassofonisti che di questi tempi si avventurano in un disco in solo, vengono in mente Anthony Braxton, Evan Parker, John Butcher, vagheggiando ancora le ombre lunghe di Albert Ayler, cui il disco e’ dedicato. Non sono neppure tanti, sempre di questi tempi, e per giunta in uno studio in Israele, coloro che cercano di intraprendere la via della coscienza e della consapevolezza, dell’autocoscienza, dell’introspezione, nell’ispirazione e nell’improvvisazione. “Tubo metallico e coscienza”, una resa dei conti tra se’, il Se’, e il proprio strumento, banale tubo. Il sassofonista israeliano Ariel Shibolet sembra non pensare e sfida le logiche che lo circondano. Coscientemente o meno ci restituisce un percorso – con tanto di premessa ed epilogo – di grande statura morale e musicale. Riesce magicamente a far coincidere le due cose, piu’ speditamente quando prevale la tecnica, piu’ energicamente quando prevale la sensibilita’. I sedici brani affondano in un chiaro, vastissimo, lavoro di ricerca, un lavoro che viene a galla, ma che e’ continuamente modellato, sopraffatto dall’ispirazione, plasmato dall’improvvisazione. Il percorso di Shibolte parte da Bach e defluisce attraverso tessiture polifoniche per poi ripiegarsi sull’Ayleriana “voce interiore”. Con questo, il tubo metallico si trasforma in coscienza e riesce a distruggere molte barriere. Sono nuovi spazi di ricerca. È questo lo spunto che arriva da dove meno lo potremmo aspettare. Una lezione coscienziosa e impegnativa, ma proprio per questo molto appassionante.
Musicisti:
Ariel Shibolet – sassofono soprano solo
Brani:
01. Slow Change Slow Development – 9.47
02. For Bach I – 2.43
03. For Bach II – 2.27
04. For Bach III – 1.16
05. Reflections – 2.43
06. Black Stones on a Plate – 1.50
07. Field n. 1 – 4.43
08. Irish Song – 1.29
09. A Place to Be – 2.45
10. Polyphony of Textures – 3.19
11. Slow Irish Circles – 2.52
12. Field n. 2 – 1.57
13. Four Voices in a Trill – 3.10
14. Irish Circles – 1.10
15. Inner Voice – 2.21
16. Epilogue – 2.10
Links:
Leo Records: www.leorecords.com