Come in uno sguardo all’indietro, questo Live From Lotusland e’ ricco dei temi piu’ consolidati del jazz classico, dal bop al blues, allo swing.
Gia’ l’ascolto del primo brano ci cala nelle atmosfere che si dovevano respirare, in altri tempi, nei locali cupi di quella New Orleans che possiamo solo immaginare o conoscere “per sentito dire”, dove scorrevano fiumi di whisky e, immersi in grandi nuvole di fumo, si restava incantati ad ascoltare, in un silenzio quasi religioso, la musica di quelli che – magari in quel momento “sbarcavano solo il lunario” – poi si sono spesso rivelati i piu’ grandi geni del jazz… Invece ci troviamo di fronte ad una raccolta “tutta canadese” di session registrate tra musicisti “vecchi amici” ai CBC Studios, una radio di rilevanza nazionale di Vancouver – “Lotusland” non e’ altro che un soprannome “vezzeggiativo” di questa citta’ – prodotta dal Cellar (= sottoscala!) Jazz Club di Ottawa.
Questi particolari confermano pienamente la prima impressione; non sono affatto casuali, ma fortemente premeditate, anche le oculate scelte effettuate in fatto di registrazione e successivo mastering, capaci di disegnare uno scenario tridimensionale, di accentuare la dinamica dei suoni e l’effetto “presenza”, di sottolineare le tonalita’ a tratti ovattate ed a tratti squillanti, e la spiccata posizionalita’ degli strumenti, contribuendo cosi’ notevolmente ad accentuare la sensazione di trovarsi fisicamente “nel locale” ad ascoltare musica “live”.
L’esecuzione e’ tecnicamente impeccabile; nella chitarra di Mike Rud si sentono forti gli impulsi stilistici le raffinatezze tecniche del suo maestro Jim Hall, insegnamenti profondamente assimilati che sono entrati a far parte integrante del suo corredo stilistico.
Il basso di Russ Botten in alcuni momenti, come nel brano Blues For Junior, e’ utilizzato con singolare maestria e con grande effetto come un vero e proprio strumento solista in un simpatico scambio con la chitarra di Rud; Persona Non Grata e A Nightingale Sang in Berkeley Square si caratterizzano invece per la vivacita’ della ritmica.
Significativo e’ anche il contributo del poliedrico Mike Allen – tra l’altro pianista, compositore e direttore d’orchestra – che in questo caso, nella sua veste “primaria”, quella di saxofonista, imprime ad esempio una vena notevolmente “struggente” alla ballad Suangel.
L’unica lacuna potrebbe ricercarsi nella scarsezza di spunti originali sotto l’aspetto innovazione e ricerca, che molto probabilmente, proprio a causa dello spirito fortemente “evocativo” della raccolta, non erano – ne’ potevano essere – nelle intenzioni degli interpreti.
Musicisti:
Mike Rud, guitar
Mike Allen, sax
Tilden Webb, piano
Russ Botten, bass
Jodi Proznick, bass
Dave Robbins, drums
Jesse Cahill, drums
Brani:
01. Laurier Luxury Walk (Mike Rud)
02. Blues for Junior (Ray Brown)
03. R.B.’s Line
04. Persona Non Grata (Mike Rud)
05. Suangel, “Sue angel” (Mike Rud)
06. Hap Hap Happy! (Mike Rud)
08. Punctilios (Mike Rud)
09. I’ll Be Seeing You (Kahal e Fain)
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