IL PERGOLESE, al Museo Diocesano di Napoli va in scena il nuovo lavoro della ECM dedicato a Pergolesi con Maria Pia De Vito, Francois Couturier, Anja Lechner e Michele Rabbia – Napoli, 9 novembre 2013

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POMIGLIANO JAZZ in
CAMPANIA
edizione
winter

 presenta

De Vito-Couturier-Lechner-Rabbia

in

IL PERGOLESE

Prima nazionale
del nuovo lavoro edito dalla ECM

Dedicato
a Giovanni Battista Pergolesi

 

Sabato
9
novembre
2013 ore 20:30

Museo Diocesano di Napoli

Posto unico 15 Euro – INFO: 0815934001

www.pomiglianojazz.com

 

 

Sabato
9 novembre alle 21, nell’ambito dell’edizione winter di Pomigliano Jazz in
Campania
, va in scena alla Chiesa di Santa Maria Donnaregina di Napoli la prima
nazionale del nuovo lavoro discografico della ECM, “Il
Pergolese
“. Il concerto, organizzato dalla Fondazione
Pomigliano Jazz in collaborazione col Museo Diocesano, il sostegno della
Regione Campania e il patrocinio del Comune di Napoli, vede in scena quattro
straordinari artisti alle prese con il repertorio di Giovanni Battista Draghi detto Pergolesi
(1710 – 1736): la cantante partenopea Maria
Pia De Vito
, il pianista francese Francois Couturier, la
violoncellista tedesca Anja
Lechner
, il batterista e percussionista piemontese Michele Rabbia.

 

Il
progetto, inizialmente commissionato dal Festival Pergolesi Spontini di Jesi
nel 2011 è stato registrato all’Auditorium di Lugano  nel dicembre del 2012 e prodotto da Manfred Eicher, che ha realizzato il cd in uscita l’8 novembre.

“Il
Pergolese” rende omaggio al grande compositore del XVIII secolo indagando il
suo rapporto con la musica colta e la musica popolare di Napoli, in una
prospettiva fortemente contemporanea. Il testo dello Stabat Mater – tradotto in
italiano da Maria Pia De Vito – e le arie d’opera, si trasformano in canzoni
dalla vivida narratività, che forniscono la chiave per reinterpretare
Pergolesi. Le riletture armoniche e formali e le tessiture strumentali di
Couturier, pianista e compositore di poliedrici interessi (Tarkovsky Quartet,
Anouar Brahem Trio, Michel Portal), stimolano e catalizzano l’incontro di
quattro individualità forti di esperienze in territori diversi: il fraseggio e
il suono inconfondibili del violoncello di Anja Lechner, solista di vaglia sia
in ambito classico, sia in quello della musica improvvisata (collabora, tra altri,
con Patricia Kopatchinskaja, T

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