Bellissime melodie d’autore

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Bello, morbido, prezioso e maturo. Altri aggettivi non saprei usarli e non vorrei addentrarmi troppo nella parte. Certamente quello di Giulia Pratelli è un disco di pop italiano come ce ne sono molti, ma il bello di questo “Tutto bene” – con la produzione artistica di Zibba – restituisce bellezza nei suoni e quel certo modo di dire le cose sfruttando il potere salvifico delle assonanze. Brani come “Un inizio migliore”, “Nodi” o la stessa “Troppo lontani”, che vede la featuring dello stesso Zibba, sono brani che per niente perdono punti in un confronto con i grandi pilastri del pop mainstream. E da questo punto di vista vince la sensibilità artistica di chi scrive per esprimere piuttosto che chi confeziona per vendere.

 

 

Ascoltando il tuo disco mi viene spesso da pensare a quel pop internazionale. Soprattutto brani come “Nodi” o “Resto ancora un po’”. Ci hai mai pensato ad intraprendere questa direzione?

Ascolto molto cantautrici pop come Brooke Fraser, Sara Bareilles, Ingrid Michealson… forse se ne percepisce l’influenza in quello che faccio, anche se non ho mai pensato di dedicarmi al pop internazionale, come lo hai definito tu.

 

Cantautore e territorio… la tua Toscana come accoglie la tua musica?

Le occasioni per suonare qui non sono moltissime, ma non posso negare che quando c’è stata occasione la mia musica è sempre stata accolta bene.

E quanto incide sulla tua scrittura la terra che vivi?

Quello che ho intorno ha sempre inciso molto sulla mia scrittura. Negli ultimi anni però non ho sempre vissuto in Toscana, sono stata molto tempo a Roma.

 

In questi ultimi lavori che hai pubblicato il linguaggio di scena è pressoché rimasto invariato. La prima domanda è: trovi che invece con Zibba alla direzione artistiche le cose siano cambiate o avete cercato semplicemente di arricchirle?

Credo che questo disco sia molto diverso dalle cose che avevo fatto in passato, più confusionarie, ispirate a generi diversi… indecise, direi. Con Zibba alla produzione artistica è stato tutto molto diverso, mi ha aiutata a rimettere ordine e a vestire al meglio le mie canzoni.

 

E poi: hai mai pensato di cambiare totalmente veste alla tua musica? E se si… quale?

Mi attrae molto il mondo dell’elettronica, anche se ho sempre fatto musica acustica… ma chissà, magari un domani…