Ma chi è questo LIBERATO? ci siamo chiesti tutti dopo aver ascoltato “Nove maggio”, il primo brano mandato in pasto alla rete dal cantante incappucciato nel febbraio di due anni fa. Abbiamo continuato a chiedercelo con l’uscita dei successivi videoclip, notando facilmente che dietro musica e parole per nulla casuali c’era un progetto preciso.
In un momento di relativa stasi nel “percorso professionale” dell’anonimo musicista, esce per la casa editrice Arcana il bel libro di Gianni Valentino “Io non sono LIBERATO”, attraverso le cui pagine il giornalista napoletano ricostruisce accuratamente tutta la storia.
L’idea nasce da una mancata videointervista, inizialmente accettata da LIBERATO, con tanto di set preparato. Il cantante fa retromarcia all’ultimo momento. Valentino lo insegue nelle sue sporadiche apparizioni in giro per l’Europa, compreso lo sbarco in gommone a Mergellina. E poi sui canali social, tanto cari al cantante sconosciuto. Ma senza fortuna. Il giornalista decide così di mettere tutto su carta e scrivere quello che sa, quello che ha scoperto o che gli hanno riferito, con “soffiate” più o meno credibili.
Anzi nella ricerca del sospettato fa molto di più. Ne studia la personalità, cerca di entrare nella psicologia del personaggio, incrocia tutti i dati a sua disposizione. Soprattutto analizza filologicamente i testi delle sue canzoni comparandoli sia con quelli della tradizione canora napoletana, sia con quelli dei suoi contemporanei.
E per un momento, nel libro, è tale la mole di informazioni, di aneddoti, di storie su Napoli e la sua musica, che Valentino sembra allontanarsi dall’obiettivo principale e trasportare il lettore sulle sue note, letterarie e musicali.
Ma nulla è fine a se stesso e tutto concorre a scoprire chi si nasconde dietro quei sei video comparsi su Youtube che, a partire dal febbraio 2017, hanno totalizzato circa cinquanta milioni di visualizzazioni. Un artista da solo potrebbe metter su uno strumento mediatico così sofisticato? Può il video di uno sconosciuto musicista essere menzionato su “Rolling Stone” o “Repubblica XL” a due giorni dalla sua prima uscita senza che vi sia dietro qualcuno che conosca davvero bene come funziona l’industria musicale? Probabilmente no. E allora chi c’è dietro?
Gianni Valentino ascolta le opinioni, tra gli altri, di Clementino, Raiz, Fabri Fibra, Nino D’Angelo, Populous, Ivan Granatino, Gemitaiz, Livio Cori, Bawrut, Planet Funk, Gigi D’Alessio, Speaker Censou, Nu Guinea e, soprattutto, di Enzo Chiummariello, impresario, e del prof. Ugo Cesari, foniatra, che ha indentificato la voce di LIBERATO in quella di Livio Cori. Ma studia anche i “movimenti” di chi si è rifiutato di parlare, vedi Gennaro Nocerino, Calcutta, K-Conjong e Emanuele Cerullo.
Da tutti trae ispirazione per la ricerca di un volto. E un volto alla fine compare. Il “vero” volto di LIBERATO è Napoli. Proprio la mancanza di un nome a cui attribuire le sue gesta ha contribuito a indentificarlo con l’intera città. LIBERATO è l’idea di Napoli, con tutte le sue conclamate meraviglie e le incredibili contraddizioni, è la Napoli di oggi che vive nell’idea di quella che fu. Così come le canzoni di LIBERATO, nel mescolare rap, dub, dance e neomelodismo (o neomelò, come lo definisce Gianni Valentino), uniscono Viviani a Franco Ricciardi, incrociano Salvatore Di Giacomo con Nino D’Angelo. Sono un calderone che tutto contiene. Così come i suoi video, affidati alla regia di Francesco Lettieri. Dentro c’è Napoli con tutti i suoi cliché, dai riferimenti al Calcio Napoli alle griffe ambite dai giovani, dagli immancabili smartphone agli scorci paesaggistici, dagli scooter che scorrazzano trasportando persone e sentimenti al soggetto principe di tutte le storie, l’ammore.
Il libro contiene, inoltre, al suo interno un QR-code per accedere a contenuti extra (in pratica un altro libro) con informazioni accurate su tutto il fenomeno LIBERATO, che ne dettagliano minuziosamente azioni e parole.
Dopo la prima uscita pubblica avvenuta lo scorso novembre all’Auditorium Novecento di Napoli, il libro sarà presentato, alla presenza dell’autore, il 6 febbraio a Casa Sanremo, nell’ambito dell’evento festivaliero, l’8 marzo a Perugia e il 15 marzo ad Arezzo.
Gianni Valentino, “Io non sono Liberato”, Arcana editore, Collana Cantautori del Duemila, 2018, pp. 286, 17,50 euro.