La nuova formazione, non piu’ Piccola Orchestra dopo le varie dipartite, torna alle origini e trova nuova linfa nella musica dell’avvocato, nei mirabili arrangiamenti di Mesolella e nell’orchestrazione di Daniele De Gregorio. Persi per strada dopo lunghi anni di militanza Mario Tronco e Beppe D’Argenzio, approdati nell’Orchestra di Piazza Vittorio, partito per l’avventura in duo anche Ferruccio Spinetti, il gruppo si ricompatta con l’arrivo di una vecchia conoscenza del gruppo, quel Vittorio Remino con cui gli Avion Travel erano nati.
Il quartetto cosi’ composto approfitta della bella intuizione di Caterina Caselli, che al loro stile e personalita’ aveva pensato per un progetto sulle musiche di Paolo Conte, per ritrovare tutta la propria creativita’ e mettere a disposizione del pianista la capacita’ raffinata di “vestire” le canzoni con un lavoro quasi artigianale.
Per la prima volta alle prese con pezzi altrui, gli Avion Travel fanno proprie le composizioni di Conte, tra quelle meno conosciute del repertorio del cantautore astigiano. E nel passaggio dal pianoforte di quest’ultimo alla chitarra di Mesolella i brani assumono una nuova prospettiva, facendo emergere con decisione tutta la “napoletanita’” presente nello stile di Conte.
Del resto di tirare fuori la propria “napoletanita’” era quello che aveva chiesto al gruppo il maestro, che ha fornito la propria consulenza artistica per il buon esito di tutta l’operazione. Che si puo’ ritenere felicemente riuscita.
I brani, come si diceva, non sono tra i piu’ famosi di Conte, se si escludono “Max” o “Aguaplano”, ma forse proprio in questo sta il bello di tutto. Aver ridato a brani poco conosciuti ai piu’ come “Un vecchio errore” o “Sijmadicandhapajiee” una seconda vita. Il lavoro sulla “lingua” napoletana e’ tutto di cesello. Si parte con la traduzione in napoletano di “Danson Metropoli” per approdare alla gia’ napoletana “Spassionatamente”, in cui alla voce di Servillo si affianca quella “popolana” del batterista Mimi’ Ciaramella. Passando per l’inedito “Il giudizio di Paride”, regalato agli Avion Travel per l’occasione e in cui la teatralita’ sobria di Peppe Servillo esalta l’ironia del testo di Paolo Conte. Che interviene in prima persona in “Elisir” insieme a Gianna Nannini a dar man forte al gruppo.
Un piccolo gioiello, insomma, questo disco, che ribadisce le doti musicali e il gusto di Mesolella e soci, giustamente premiato con il Disco d’oro per le copie vendute.
Musicisti:
Peppe Servillo, voce
Fausto Mesolella, chitarre
Mimi’ Ciaramella, batteria
Vittorio Remino, contrabbasso
Paolo Conte, voce in “Elisir”
Gianna Nannini, voce in “Elisir”
Brani:
01. Danson metropoli – 4:46
02. Cosa sai di me? – 6:11
03. Aguaplano – 4:40
04. Un vecchio errore – 4:42
05. Elisir – 3:54
06. Il giudizio di Paride – 4:09
07. Max – 3:50
08. Spassiunatamente – 4:06
09. Blue Haways – 3:53
10. Sijmadicandhapajiee – 3:57
11. Languida – 5:55
Links:
Avion Travel: www.avion-travel.net