Curtain Speech

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Fino a qualche anno fa David Michael Stith era entrato nel music business come grafico e disegnatore di Sufjan Stevens e Shara Worden aka My Brightest Diamond. Ora, al contrario, vi accede dall’entrata principale, con gli stessi diritti e pregi dei suoi due speciali mentori. Pare, infatti, che Stith abbia fatto e respirato musica da una vita (in famiglia e per conto proprio) ma che tale vocazione l’abbia coltivata come un hobby senza alcuna pretesa, in modo timido e discreto. Cassette, nastri e persino un album fatto in casa (Ichabod And Apple ) che appena giunti alle orecchie dei suoi principali clienti e dei tipi dell’Asthmatic Kitty hanno destato scalpore, tanta era la levita’ di scrittura e la fantasia instillatevi dal giovane artista attualmente residente in quel di Brooklyn. Logico quindi che ci si sia fatti subito in quattro per sdoganare e sponsorizzare il suo talento. Il primo passo e’ stato il rifacimento di Gone Away sull’album di remix Tear It Down pubblicato lo scorso anno dai My Brightest Diamond. Adesso e’ invece la volta di questo Curtain Speech che esplicita in cinque tracce originali le formidabili doti compositive e interpretative di Stith, amichevolmente coadiuvato da uno stuolo di amici e collaboratori di primissimo pelo. Nell’avvolgente ed etereo crescendo di Around The Lion spicca in modo evidente l’humus estetico da cui traggono forza la penna e la voce dell’autore (Nick Drake e Tim Buckley) e malgrado cio’ il tiro e la sensibilita’ del pezzo restano splendidamente moderni, onirici e fiabeschi, con quel tocco di inquietudine che scorre sui vocalizzi e sui tasti del piano nel successivo, breve strumentale della title-track. Il capolavoro dell’opera e’ subito appresso, si chiama Just Once e proietta sul muro fotogrammi iridescenti di gospel, superba popedelia e raffinata folkedelia, armonie ventilate dai brividosi archi dell’Osso String Quartet. Un nostalgico fischio accompagna il suono del piano e i tenui arpeggi di corde di Hoarse Sorrow’s And The Whole Blind Earth, mentre un canto intimo ma denso si erge sui cori e sui semplici accordi della chitarra nella sfuggente e ansiosa pastoralita’ di Abraham’s Song (Firebird). Una gemma d’artista che sicuramente sboccera’ con toni e colori ancora piu’ belli e variopinti nella prossima primavera, quando arrivera’ nei negozi il suo primo album Heavy Ghost.


 




Voto: 8/10


Genere: Folk-Pop / Songwriting


 


 




Musicisti:


David Michael Stith – vocals, piano, guitar, electronics, whistle


OSSO String Quartet – violins, cello, viola


Jose Delhart – lap steel guitar


Sebastian Krueger – clarinet


Rafter Roberts – cymbals, bass


Chris Cory – saxophone


Shara Worden – backing vocals


Sufjan Stevens – – backing vocals, whistle


Jessica Stoddard – backing vocals


 


 




Brani:


01. Around The Lion Legs


02. Curtain Speech


03. Just Once


04. Hoarse Sorrows And The Whole Blind Earth


05. Abraham’s Song (Firebird)


 




Links:


DM Stith: www.dmstith.com


Asthmatic Kitty Records: www.asthmatickitty.com

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