Due le novità offerte da “Nine Thoughts For One Word”, recente sesto disco dei Chat Noir. La prima riguarda un riassetto della line-up, che perde il batterista Giuliano Ferrari (almeno in questo lavoro in studio) e vede entrare il produttore e compositore tedesco J. Peter Schwalm (collaboratore di Brian Eno) oltre alle chitarre di Daniel Calvi e al vocalist Alessando Tomaselli. Quest’ultimo interviene nella sola Momentary Continual, esperimento sulla forma-canzone in blanda chiave post-rock che costituisce una delle sorprese ordite da Michele Cavallari e Luca Fogagnolo nel nuovo album. La seconda è, invece, un deciso affondo della premiata ditta romana nell’elettronica e nell’ambient, a vantaggio di un idioma post-jazz con licenza di stupire. Che il cambio di rotta trovi nelle manipolazioni elettroniche di Schwalm il suo punto di forza appare evidente, tuttavia va anche sottolineata la volontà di Cavallari e Fogagnolo di espandere la forza cinematica (e la conseguente scrittura) del suono verso ulteriori possibilità (e attualità) che non sono solo tecnoidi ma anche elettriche ed elettroacustiche.
Lo scopo di “Nine Thoughts For One Word” sembra allora quello di continuare a prediligere canoni estetici e modelli esteri (la scena scandinava su tutte) con prospettive in tal senso ancora più allargate. Le interferenze digitali e i timbri eastern-folk di Eternally Tranquil Light possono, quindi, rasentare ipotesi care al sentire musicale di Ryuichi Sakamoto, Nils Petter Molvaer ed Eivind Aarset, sebbene il flusso del brano sia più regolare e cantabile. Il segmento melodico è, infatti, la cifra preminente di tutto il programma, ben declinato in soluzioni “di ricerca” che forgiano il clima glitch-colto-cameristico di Fundamental Mind, quello rock-electro-ambient di Blinking Neon, il chill out orientale, lisergico e sintetico (ancora à la Eivind Aarset) della bellissima Detuning Leaves, le derive più new age di Soft Ground o anche il minimalismo introspettivo della finale Crystallized Flow. Staremo a vedere come decideranno di reinventarsi al prossimo appuntamento, i Chat Noir. Per ora va molto bene così.
Voto: 7,5/10
Genere: Avant Jazz / Creative Music / Electronic-Ambient
Musicisti:
Michele Cavallari – piano, keyboards
Luca Fogagnolo – electric bass, upright bass, trombone
J. Peter Schwalm – electronics, beats, keyboards, acoustic guitar
Daniel Calvi – electric guitar, acoustic guitar, lap steel guitar #3, 4, 7
Alessandro Tomaselli – vocals #3
Brani:
01. Eternally Tranquil Light
02. Fundamental Mind
03. Momentary Continual
04. Blinking Neon
05. Detuning Leaves
06. Uneven
07. Soft Ground
08. Crystallized Flow
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