“Cada Dia Canta Mejor!” Il Mio Don Carlos Gardel

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Da sempre, il lavoro di Diego Moreno, chitarrista, compositore ed arrangiatore argentino, e’ ricco soprattutto di quella dedizione, di quella ricerca, di quegli incontri ed assimilazioni tra diverse culture e stili musicali, che hanno dato luogo al suo originale genere di musica, alla sua “fusion”, a quella che lui stesso chiama “New Latino”, frutto dell’esperienza maturata nelle molteplici collaborazioni importanti che ha intrattenuto qui in Italia, dove risiede da alcuni anni, ed all’estero, con tantissimi musicisti italiani e stranieri di prim’ordine.


Ma stavolta ha deciso di percorrere una strada parallela alla musica, armandosi di carta e penna e partecipando, con questo suo libro, “Cada Dia Canta Mejor!” Il mio Don Carlos Gardel, all’interessante progetto musicale-letterario Noteinedite, patrocinato dalla Sigma Libri. Diego ha saputo usare bene la sua penna, ma, nonostante il suo  – ormai ottimo – italiano, ha voluto che il suo compagno ed amico, il batterista Davide Ferrante, che lui stesso definisce “uomo di lettere”, rileggesse il libro per lui. Ma non ha assolutamente messo da parte la chitarra, tutt’altro; il libro, come tutti gli altri della collana, e’ accompagnato da un bel Cd a tema.


Nel libro Moreno esprime i sentimenti, i legami e le affinita’ che lo uniscono ad un grande musicista di altri tempi, suo conterraneo, il cantante – ma poi anche autore – di tango ed attore cinematografico Don Carlos Gardel.


Il personaggio Gardel, da noi, e’ ancora poco ricordato se non addirittura sconosciuto, sebbene il tango sia stato apprezzato anche in Italia, anzi esso, all’inizio del secolo scorso, passando per Parigi, gia’ capitale europea delle “tendenze”, si inseri’ fortemente nella nostra tradizione tant’e’ che, tuttora, e’ fortemente radicato in quasi tutte le culture regionali, in particolare in quelle del centro-nord Italia, ed oggi si assiste ad un forte rilancio di questo genere musicale fortemente legato al ballo.


Nato nel 1890 a Tolosa, Gardel si trasferi’ subito in Argentina dove si dedico’ ben presto al canto, seguendo le sue aspirazioni e la sua naturale voce baritonale.  Partendo quindi dalla gavetta, incrocio’ nel corso della sua carriera, oltre al grande Astor Piazzolla, il nostro grandissimo tenore Enrico Caruso, suo contemporaneo, e ne segui’ le orme all’incontrario, arrivando a portare la sua musica, dopo aver riscosso lusinghieri successi in Argentina, suo paese d’adozione, in tutto il Sudamerica, negli Stati Uniti ed in Europa ed a trionfare in Francia, suo vero paese d’origine.   Mori’ prematuramente, in un tragico incidente aereo, e nel 2003, l‘Unesco ha dichiarato la voce di Don Carlos Gardel, “Patrimonio dell’Umanita’”.


Il Cd unito al libro e’ diviso in due parti: nella prima Moreno presenta un’attenta selezione di brani che costituiscono un affettuoso omaggio alla sua Argentina, al suo tango ed al suo Gardel, in grado, a nostro avviso, di soddisfare sia gli appassionati di tango sia quanti, digiuni di questo genere musicale, intendano  farsene un’idea.   In “El Di’a Que Me Quieras“, assieme ai versi di poesia letti da un suo caro amico, il bravo attore napoletano Enzo De Caro, si puo’ trovare un bellissimo intervento al sax tenore di Sandro Deidda. Nel brano “Vivir” qui eseguito in due versioni, una tradizionale e l’altra jazz, l’intervento di Antonio Onorato – direttore artistico della collana “NoteInedite” – col suo tocco partenopeo che incontra il tango, e’ come un rivolo di caldo Mar Mediterraneo che si insinua tra le fresche ed impetuose acque dell’Oceano.


Nella seconda parte del Cd c’e’ il video di una “milonga”, altro antico ballo tradizionale argentino, antenata del tango, suonata dallo stesso Moreno e ballata da bravissimi ballerini in un’ambientazione fortemente scenografica e suggestiva.


Il tutto e’ comunque solo un saggio del progetto ben piu’ vasto – sempre a tema “tango” ma, questa volta, piu’ squisitamente musicale – che Moreno porta in giro sui palcoscenici di mezzo mondo, compresa ovviamente Mar del Plata, in Argentina, dove torna spesso per ritrovare le sue radici e la sua gente.



Brani:


01. El di’a que me quieras (Gardel – La Pera)


02. Por una cabeza (Gardel – La Pera)


03. Vivir! “Folk Versi

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