BUTTHOLE SURFERS: Trip-Tease From Texas ! (Part Two)

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Il 1989 vede invece l’uscita di altre due testate d’angolo della band, vale a dire lo straripante Double Live, documento irrinunciabile per ogni fan che si rispetti, impreziosito da gemme inedite quali The One I Love dei R.E.M., Paranoid dei Black Sabbath e dall’infnita Psychedelic Jam (rock ultra acido che perfora il cervello dalla prima all’ultima nota), in pratica un’ampia carrellata su tutta la produzione discografica curata in prima persona dal gruppo, ma soprattutto lo splendido EP Widowermaker, trent’anni di storia del rock condensati in quattro efficacissimi brani, una musica scandita da drum-machine e perverso lavoro di chitarra che magnifica lo scorrere della lunga Helicopter. Liquide tastiere e feroci attacchi interposti a celestiali arpeggi si sposano a meraviglia in The Bong Song e Colored F.B.I.Guy (ballad vagamente country in cui si assapora molta tequila) mentre la torrenziale potenza ed energia di Booze, Tobacco, Dope, Pussy, Guns e’ hardcore di primo impatto, di quello che scende subito nell’intestino come abbondanti sorsate di una bibita ghiaccciata in una giornata d’agosto a Bengasi. L’anno seguente i cambiamenti sono tanti. Le tre donzelle della compagnia (Teresa, Kathleen e Cabbage) fanno le valigie prendendo ognuna una strada diversa. La cosa buffa e’ che Kathleen divenne poi la cantante dei Beme Seeds. Che c’e’ di strano in cio’? Be’, lasciamo che le parole di King e Paul ci illustrino il personaggio in questione:

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