Divulgatori di controinformazione con i loro testi, rock con la loro musica. Si pongono in tal modo sin dal primo ascolto i Malazeta. Il loro secondo progetto si chiama Burattinai, e’ stato pubblicato il 1 ottobre 2011 per I Dischi del Minollo ed e’ tratto dal libro Il lato oscuro del nuovo ordine Mondiale di Marcello Pamio.
Il gruppo e’ nato nel febbraio 2005 dopo lo scioglimento dei Sognoplastico, band nella quale il cantante (Michele Segala) e il chitarrista (Marco Trevisan) suonavano assieme gia’ da 4 anni. Gia’ negli ultimi 2 di questi 4 anni si era unito anche il bassista (Emanuele Fenzi) trovando fin da subito una buona intesa con i suoi futuri compagni di gruppo. Da questo momento in poi e’ nata la comune idea di creare suono, ricerca, e cultura e di lasciare alle spalle a malincuore tutto cio’ che avevano fatto prima. Con l’arrivo di Massimo Fenzi, fratello di Emanuele, la band ha trovato una quadratura definitiva e soprattutto e’ riuscita ad imboccare un’unica direzione nella sua ricerca. Il primo progetto proposto era basato sui testi di Primo Levi per ricordare alla gente un vicino passato ormai dimenticato e in quello stesso periodo e’ entrato nella formazione anche Antonio Pellegrino che ha composto musica e testi, servendosi anche della sua esperienza teatrale; quest’ultimo inoltre ha portato buone idee per le coreografie dei concerti basate sull’utilizzo di videoproiettori e altre cose utili al progetto Malazeta. Il gruppo ha preso il suo nome per ricordare una ragazza ebrea trucidata dai nazisti, che e’ stata citata dallo stesso Levi nel libro Se questo e’ un uomo.
Il lavoro della band e’ molto ambizioso in Burattinai, poiche’ per mezzo di dieci tracce tenta di spiegare che solo con la conoscenza si puo’ ottenere il meglio a favore nostro e in funzione degli altri. L’ascolto del cd risulta molto difficoltoso al primo passaggio, nonostante il rock sia suonato in modo puro e senza fronzoli; i testi, pur essendo ben recitati ed interpretati, non riescono a catturare subito l’attenzione e inizialmente forse e’ soltanto la musica a tenerli vivi. Solo con due (o forse tre) passaggi i Malazeta riescono davvero ad essere piu’ lineari e soprattutto con la loro divulgazione riescono ad incuriosire l’ascoltatore e a stimolarlo alla ricerca costante della verita’. Il gruppo in definitiva, perseguendo il suo scopo ben preciso, forse non chiede di essere compreso nell’immediato, ma chiede di essere ascoltato per creare una nuova ricerca piu’ consapevole e nuovi spunti di riflessione piu’ profondi. Opera inizialmente non facile da assimilare, ma vale la pena insistere. Da riascoltare.
Musicisti:
Marco Trevisan, chiatarra
Michele Segala, voce
Emanuele Fenzi, basso
Massimo Fenzi, batteria
Disco registrato presso lo Zeta Studio di Colli Euganei (Padova) nel febbraio 2011
Immagine di copertina di Massimo Fenzi
Brani:
01. Terra santa
02. Scatola
03. Burattinai
04. Piacevolmente doloroso
05. Applausi
06. Agosto
07. Verita’ ingiustificate
08. Alma Ata
09. Ali
10. Meccanismo geniale
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