Blue

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Lo suggerisce il titolo – Blue – lo dicono i colori della copertina e le silhouettes in controluce dei “tre dottori”, lo raccontano i titoli dei brani scelti per questa raccolta. Aleggia su tutto quella malinconica vena introspettiva e meditativa che gia’ altre volte ha attraversato i lavori dei Doctor 3 e, piu’ in generale, di Danilo Rea.



Quanto sopra e’ detto in senso estremamente positivo, non sembri affatto che si voglia alludere ad una presunta noiosita’ del Cd. Anzi, personalmente apprezzo moltissimo lo stile musicale e le atmosfere decisamente “by night” adottate dai tre, che rivisitano in chiave jazz una lunga lista di standards della musica internazionale e perfino della musica leggera e cantautorale italiana, con un approccio quasi minimalista, che permette di apprezzare a fondo ogni sfumatura, ogni passaggio degli arrangiamenti e che lascia tutto l’opportuno spazio all’improvvisazione nell’ambito di un canovaccio interpretativo evidentemente – ed ovviamente – piu’ che meditato e concordato nell’ambito del gruppo.


Il pianismo di Rea, come al solito elegante e raffinato, si stempera nel contrabbasso ricco pieno e fantasioso di Enzo Pietropaoli senza alcuna sovrapposizione; e’ naturale che in un trio ogni strumento assuma una rilevanza maggiore che in formazioni piu’ numerose, per la necessita’ di costituire un’impalcatura sonora omogenea ed equilibrata, senza vuoti e senza che il pianoforte, per la naturale pienezza e completezza delle sue sonorita’, si sovrapponga agli altri. La batteria di Fabrizio Sferra e’ usata come uno strumento solista, raramente traccia un tempo o una ritmica nella sua accezione comune ma sottolinea spesso il fraseggio intuendone perfettamente la cadenza, seppure dilatata o vivacizzata, e senza limitare in alcun modo l’espressivita’ interpretativa di Rea, che procede, dal punto di vista ritmico, come “deve” e secondo quanto richiesto dal momento musicale.


Nel disco troviamo, tra l’altro, un’originale interpretazione di Close To You, un everygreen di Burt Bacharach, ripreso recentemente anche da Mario Biondi, la bellissima ed intramontabile Un Giorno Dopo L’altro, di Luigi Tenco, un cantautore che riusciva, forse inconsapevolmente, ad essere “jazz” dentro, se non altro per gli inesauribili spunti interpretativi offerti a tanti jazzisti, punteggiata da una citazione ad Il Padrino, di Nino Rota.


C’e’ poi una suggestiva e toccante versione del tema tratto dal film Schindler’s List ed ancora, finalmente, un pò di swing in Generale di Francesco De Gregori ed un omaggio a Lucio Battisti con Emozioni, in cui la melodia di base e’ simpaticamente richiamata dal contrabbasso di Pietropaoli sulle variazioni di Rea.



Peccato che siano passati alcuni anni prima che i tre, messi da parte ciascuno i progetti che coltivano su altri fronti, abbiano deciso di produrre un nuovo disco in questa formazione; chissa’ se dovremo aspettare di nuovo altrettanto prima di poter ascoltare qualcos’altro da loro.



Musicisti:

Danilo Rea – pianoforte


Enzo Pietropaoli – contrabbasso


Fabrizio Sferra – batteria



Track list:
01. Close to You


02. Cannonball


03. My Funny Valentine


04. Fire and Rain


05. Un giorno dopo l’altro


06. The Blower’s Daughter


07. Theme from “To Kill a Mockingbird”


08. Don’t Let Me Be Lonely Tonight


09. Theme from “Schindler’s List”


10. Generale


11. Emozioni




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