“The Canvas Theory”, il nuovo progetto discografico targato Antinoja, estrosa formazione composta da Sabatino Matteucci (sax alto), Andrea Modesti (basso), Alfredo De Vincentiis (batteria) e Andrea Dellasta (elettronica) nasce dall’esigenza di dare libero sfogo a una pura e vivida creatività compositiva e improvvisativa che non prevede schemi preesistenti o strutture preconfezionate. Il cd si avviluppa attorno a un’unica traccia chi si snoda attraverso cinque “ambienti” descritti dall’ubertosità artistica dei quattro protagonisti. In Orbit Matteucci snocciola un playing particolarmente stimolante, improntato su accattivanti divagazioni sonore tendenti al free. La bizzarra e ipnotica elettronica di Dellasta, invece, immerge l’ascoltatore in un’atmosfera surreale. La propulsione ritmica cangiante e trascinante prodotta dal tandem Modesti-De Vincentiis rende Landing assai interessante. Sabatino Matteucci intesse linee sinuose e ammiccanti, impreziosite da fugaci incursioni di incandescente growl. “The Canvas Theory” è un album ricco di humus artistico, in cui il quartetto si mette in gioco sfruttando le emozioni, le sensazioni e l’interplay del momento, senza mai perdere di vista la cerebrale e ardimentosa avanscoperta di nuovi pianeti sonori che rappresenta una caratteristica fondamentale di questo disco.
Genere: Impro / Creative Music
Musicisti:
Sabatino Matteucci, alto sax
Andrea Modesti, bass
Alfredo De Vincentiis, drums
Andrea Dellasta, electronics
Brani:
01. Prelude
02. Lift Off
03. Orbit
04. Landing
05. Shining Seeds