Stati d’animo sfaccettati, tramutati brillantemente in musica, narrati attraverso un candore espressivo e una vivida creatività che pervadono l’anima dell’ascoltatore. In “Ajar”, la nuova creatura discografica targata Ajar, interessante formazione costituita da Charles Ferris (tromba e flicorno), Luigi Esposito (pianoforte), Umberto Lepore (contrabbasso), Marco Castaldo (batteria) e Davide Maria Viola (violoncello), si percepiscono svariate influenze che ammiccano al jazz di matrice europea e alla musica mediterranea, in cui vi è spazio per alcune elettrizzanti incursioni free permeate di sfumature avanguardistiche. I nove brani contenuti nel cd sono frutto dell’ingegno compositivo di Esposito, eccetto Impro 1 e Impro 2 (entrambe improvvisazioni totalmente libere) siglati dal quintetto. La crepuscolare e melanconica September Blue sollecita a una profonda riflessione introspettiva. Il sermone trombettistico di Ferris è teneramente sussurrato, evocativo e il pianismo di Esposito è ispirato, carezzevole e intelligentemente calibrato. In Zizou sgorga l’intrigante mediterraneità del pianista, che snocciola un comping sincopato assai energico. Qui, Castaldo, intesse un costrutto ritmico incalzante e contagioso. “Ajar” è un album elegantemente descrittivo, traboccante di humus spirituale.
Genere: Contemporary Jazz / Impro
Musicisti:
Luigi Esposito, piano
Umberto Lepore, double bass
Marco Castaldo, drums
Charles Ferris, trumpet and flugelhorn
Davide Maria Viola, cello
Brani:
01. Song for Eddy
02. Impro 1
03. Riccardo
04. Vijay – Ajar
05. September Blue
06. Zizou
07. Impro 2
08. Illusione
09. Prima e Dopo
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