Presentato (dal vivo) all’Alexander Platz di Roma.
Presentato (nelle note di copertina) dai nostri Max Ionata e Marco Tiso.
Presentato (negli scaffali) col famigerato bollino “Jazzit likes it“. Con queste premesse esce Mr. Jobhopper, esordio da compositore per Fabrizio D’Alisera.
E non poteva certo passare inosservato!
Come il Jobhopper in copertina, anche i nostri musicisti saltano facilmente da un “lavoro” (stile) all’altro: dal neobop della title track, alla bossa, fino al funk di Rubber Groove. Guardate, d’altronde, le variegate esperienze dei musicisti: Fabrizio con una carriera nel sax in tutti i suoi rivolti perfino nelle grandi formazioni (Roma Big Band) e con un passato da chitarrista. Tiziano Ruggeri, che aveva gia’ firmato lavori di crossover come il barrettiano Acud Quartet, mentre Alessandro Marzi ha affiancato Piero Delle Monache nello sperimentale Thunupa.
Gli incastri tra il piano di Karim Blal e l’hammond di Onorato danno un groove molto scorrevole alle tracce: ancora una volta, si fa l’occhiolino anche al pubblico poco avvezzo al jazz. Senza esagerare, troviamo alcuni tempi dispari e velate citazioni (la shakespeariana Perchance to Dream su tutte). Infine, banditi gli assoli pirotecnici o autocelebrativi: merito anche della tromba pacata di Ruggeri. Tutto a dimostrare la maturita’ interpretativa di questi giovani musicisti.
Musicisti:
Fabrizio D’Alisera – tenor sax
Alessandro Marzi – drums
Giulio Scarpato – double bass, electric bass
Tiziano Ruggeri – trumpet, flugelhorn
Karim Blal – piano
Martino Onorato – piano, Hammond, Fender Rhodes
Brani:
01. Mr. Jobhopper
02. Second One
03. Night Journey
04. Straight
05. Rubber Groove
06. Silent Bob
07. Perchance To Dream
08. Indach Song
09. Blues Mocking
Links:
Fabrizio D’Alisera: www.fabriziodalisera.com