Un disco davvero bello, vario ed interessante, quest’ultimo di Bruno Persico Trio. Il titolo del disco, Pneuma – dal greco “respiro” – e’ un sottile duplice richiamo.
Il primo al respiro fisico, appunto, in quanto gesto vitale, il primo che esegue ogni essere vivente che nasce e l’ultimo che compie allorché morente, dopo essere stato accompagnato da esso ininterrottamente e pressoché inconsciamente per tutta l’esistenza. Il secondo richiamo e’ evidentemente l’associazione non casuale al mondo classico. Il che non significa che il disco sia di musica classica, tutt’altro, si tratta di un album fatto di fresche ed ariose composizioni, dove e’ prepotentemente presente e la fa da padrone il jazz, in una forma di tipo comprensibile e fruibile a trecentosessanta gradi, dove c’e’ swing e blues e non manca qualche citazione di musica popolare, ma dove c’e’ soprattutto un sottile ma robustissimo filo di congiunzione col mondo della musica classica, al quale Persico e’ profondamente legato. Quello che si impara “da bambini”, “l’imprinting”, e’ a suo modo una sorta di “primo respiro”, quell’insegnamento che si dice rimanga profondamente radicato e che in qualche modo “condizioni” il seguito della vita. Ed il giovane Bruno Persico ha seguito studi classici al conservatorio, coltivando la musica cosiddetta “colta”, ed oggi, “da grande”, continua a sperimentare ed a ricercare tra le grandi composizioni del passato, e tra le pieghe delle intenzioni più o meno presunte dei più grandi compositori, anche dei più remoti, spunti che possano essere rivisitati e rielaborati in chiave jazz. Col tocco di chi ha studiato la tecnica pianistica col rigore dei severi maestri “di una volta” e la logica compositiva di chi ha percorso e sviscerato i risvolti piu’ reconditi della musica classica,sempre facilmente riconoscibili e, di fatto, ampiamente presenti in questo disco.
Tale pratica e’, di fatto, un comune denominatore che ha caratterizzato ed accomuna molti jazzisti dalle solide basi culturali, a partire dal caposcuola Bill Evans, il quale ebbe per primo l’intuizione di unire, nel segno jazz, la finezza del tocco e il gusto raffinato derivati dal mondo classico con l’estro, l’irriverenza e la creatività dell’improvvisazione. La quale pure era praticata già a partire dall’epoca rinascimentale, anche da quel Domenico Scarlatti di cui Persico si e’ occupato intensamente in un recente passato, e di cui poco si sa a causa dell’ovvia mancanza sia di notazioni scritte, che sarebbero state in evidente contrasto col concetto stesso di improvvisazione, sia di registrazioni, che non potevano ancora esistere, con la conseguente impossibilita’ di avere precise documentazioni in merito che non siano racconti di non rari episodi di tali pratiche.
Il ricamo musicale e’ steso dal piano di Persico sulla trama formata dal contrabbasso di Enrico Del Gaudio che si intreccia al fitto ordito ritmico della batteria di Marco De Tilla. Dalla scelta di un trio, formato da valentissimi strumentisti, risulta un perfetto compromesso tra essenzialità e pienezza del prodotto sonoro in un amalgama intenso, ricco e fluido, che restituisce una sensazione di completezza nel risultato finale.
I dieci brani che costituiscono Pneuma sono tutte originali dello stesso Persico, o quasi, essendo due di essi, Valentina (My Funny) e Italia (Bella Ciao), evidente omaggio al cento cinquantenario appena trascorso dell’unificazione della nostra Nazione, più che semplici citazioni, vere e proprie rivisitazioni in chiave personale, in perfetta linea con quanto praticato comunemente nel jazz. Difficile dire quale brano sia più bello, articolato o interessante dell’altro, le proposte di Persico sono tutte di classe elevata e di stile differente, e si possono adattare ciascuna ad atmosfere diverse, sottolineando la sua capacita’ di incontrare i gusti più svariati.
Musicisti:
Bruno Persico – Pianoforte
Enrico Del Gaudio – Batteria
Marco De Tilla – Contrabbasso
Brani:
01) Il Viaggio di Alice
02) Pneuma
03) Valentina (my funny)
04) Luci
05) Lady D
06) Neve
07) Italia (bella ciao)
08) Suoni Esposti
09) Ziella
10) Nael