Orkney: Symphony Of The Magnetic North

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I Magnetic North sono nati sulla scorta di un sogno capitato a Erland Cooper (mente degli Erland And The Carnival) e di un omaggio in musica alla sua terra d’origine, le selvagge e quasi inospitali Isole Orcadi, arcipelago situato a una ventina di miglia dalla costa scozzese settentrionale. Soggetti ispiratori del disco e del progetto, condiviso da Cooper con il chitarrista e tastierista Simon Tong (Carnival, Verve, The Good, The Bad And The Quen) e la cantante Hannah Peel, sono la drammatica vicenda di Betty Corrigall (giovane suicida protagonista nel Settecento di una sorta di “Lettera Scarlatta”, scopertasi incinta a causa di una relazione con uno sconosciuto marinaio e messa pertanto alla gogna dalla comunita’ locale dell’isola di Hoy) e il diario di viaggio di John Charles Gunn, pubblicato nel 1932 e intitolato appunto “Orkney: The Magnetic North”.


 



L’album si propone, dunque, come un “concept” che cerca di fornire, sotto forma di musica e testi, un itinerario esplorativo dei luoghi piu’ caratteristici delle Orcadi insieme al loro sostrato di leggende, costumi e tradizioni popolari che li rendono cosi’ speciali e affascinanti. Facendosi guidare dai titoli e aiutandosi con l’immaginazione, l’ascoltatore puo’ cosi’ catapultarsi in scenari nordici plasmati e dominati dalla natura, intrisi di un arcaico mistero che ancora oggi sembra essere fuori dal tempo. A dire il vero il trio opta per una formula sonora forse un po’ troppo didascalica e calligrafica, una sintesi di folk dai chiari accenti celtici, pop cameristico e scenografie di fondo elettroniche che tentano di stabilire un precario un salto nell’attualita’.


 



Difatti l’album galleggia piu’ per la sua architettura teorica che per la sua sostanza pratica, le canzoni suonano spesso neutre, derivative di un genere (quello del folk-pop britannico) che ha gia espresso, nel passato come nel presente, soluzioni ben piu’ efficaci, ardite e originali. A fronte di cio’ le uniche tracce convincenti sono Bay Of Skail, High Life e Stromnes (sfiorata da brezze obiliquamente increspate e dissonanti) mentre il resto del repertorio cala drasticamente di tono e vigore, annaspando cosi’ nel mare magnum della sufficienza.


 


 


 


 




Voto: 6/10


Genere: Folk / Chamber Pop


 


 




Musicisti:


Erland Cooper – vocals, guitar, keyboards, drums


Simon Tong – guitar, keyboards, drums, bass, vocals


Hannah Peel – vocals, trombone, violin, choral, string and brass arrangements, music box


 


 




Brani:


01. Bay Of Skail


02. High Life


03. The Old Man Of Hoy


04. Rackwick The Sweet Sickness


05. Betty Corrygall


06. Nethertoon’s Teeth (The Brothers)


07. Warbeth


08. The Black Craig


09. Stromness


10. Orphir


11. Ward Hill


12. Yesnaby


 


 


 




Links:


Full Time Hobby Records: www.fulltimehobby.co.uk/

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