Analogic Signals From The Sun

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Analogic Signals From The Sun e’ un album che si regge su un incontro tra il vintage psichedelico degli anni ’70 e un’elettronica piu’ moderna ripresa da situazioni musicali piu’ recenti. E’ una sintesi per certi versi necessaria, ma che forse non sottolinea abbastanza la capacita’ dei Maya Galattici di creare atmosfere suggestive ed uniche in un cd suadente dalla prima all’ultima nota. Nove tracce caratterizzano dunque l’album d’esordio di un duo nato appena un anno fa dalle ceneri dei Chinasky, band indipendente italiana, con alle spalle una decennale esperienza live e discografica.



 


Il primo brano “The Girls Are Waiting” parte con un intro quasi alla Pink Floyd, cresce pian piano rimanendo comunque sospeso e ospita un ritmo quasi indie pop che viene accompagnato da chitarre acustiche musicalmente determinanti. “Green Green Town” e la quinta traccia “Sad and Tired” sono pezzi in cui emerge soprattutto il lato pop del duo, mentre in “Mechanical Cock” prevalgono quegli elementi spaziali che evidenziano un’altra caratteristica propria del sound dei Maya Galattici. “Our House Is Burning Down This Summer” e’ un brano piu’ sporco nell’arrangiamento, ma colpisce sin dal primo ascolto, nonostante la sua apparente ripetitivita’ punzecchiata qua e la’ da arpeggi e da altri tappeti musicali interessanti. “Wake Up” e’ una ballata visionaria che mette in risalto i chiaroscuri vocali formidabili di Alessandro Antonel e Marco Pagot. Quasi verso fine cd si puo’ ascoltare “Mrs. Death”, pezzo che riassume al meglio tutti gli elementi sin qui incontrati nel corso di Analogic Signals From The Sun, mentre la schiettezza di “Razor Bird” e di “Sweet Honey” chiudono un album gia’ pronto per essere riascoltato tutto d’un fiato dall’inizio alla fine.



 


Il segreto dei Maya Galattici e’ insito nei loro arrangiamenti, ma non solo. I loro pezzi sono vestiti in modo elegante e i suoni spaziali in realta’ riescono a rimanere comunque legati al pianeta Terra piu’ di quanto si possa pensare, perche’ le composizioni sono robuste, sono rafforzate dai suoni acustici e sono protette da un’aura pop in una maniera tutt’altro che prevedibile. Analogic Signals From The Sun e’ un’opera prima gia’ completa e matura. Stupefacente.



 


Musicisti:


Maya Galattici are Marco Pagot and Alessandro Antonel


Produced by Maya Galattici, Ruggero Pol


Mixed and Recorded by Marco Pagot, Alessandro Antonel


Additional mixing by Ruggero Pol, Additional engineering by Marco Posocco


Analogic Signals From The Sun was recorded at Garage Studio Conegliano (TV)


Italy – January 2010 – February 2011


Additional violin on “Green Green Town”, “Our House…”, “Sad and Tired”, “Wake Up”, “Razor Bird” by Jacopo Mazzer


Additional drum and percussions on “Mechanical Cock” by Matteo Benezzi


Additional lyrics on “The Girls Are Waiting”, “Sad and Tired” and “Sweet Honey” by Mario “Jordan” Buttignol


Additional lyrics on “Mechanical Cock” by Katya Scarpulla


Additional songwriting on “Our House…” by Daniele Girardi – Additional design by Marco Fracarossi


Revision of the lyrics by Stephen G. Trollip and Jonathan Peter Mills


Photos by Alessandro Antonel, Marco Pagot and Gian Paolo Serna – Drawings by Svevo


Design layout by Capitano Merletti – Mastered by Marco Pagot at Garage Studio



 


Brani:


01.The Girls Are Waiting


02.Green Green Town


03.Mechanical Cock


04.Our House Is Burning Down This Summer


05.Sad and Tired


06.Wake Up


07.Mrs. Death


08.Razor Bird


09.Sweet Honey



 


Link:


www.mayagalattici.com


www.garagerecords.eu/maya_galattici.html


www.myspace.com/mayagalattici

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