Inverno a settembre

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E’ un punto di vista socio-culturale tutt’altro che scontato quello offerto da Andrea Papetti nel suo primo album Inverno a settembre. Dodici poesie toccanti, sofferte e cariche di speranze troppo dure da sopportare caratterizzano un cd prodotto artisticamente dallo storico batterista di Francesco De Gregori, Alessandro Svampa, il quale ha creduto nel talento del cantautore marchigiano.



 


L’inizio del lavoro e’ scandito da “Hotel”: il pezzo ha una matrice rock ed anticipa il tema dell’amore fuggevole, rubato e struggente che ricorre anche in brani come “Parigi, cosa avevi per la testa?” o “Vanilla Sky”. “L’inverno a settembre” e’ una ballata commovente che Andrea Papetti dedica a sua madre, mentre “Ninna nanna” e’ un pezzo folk quasi spoglio e apparentemente poco curato sul piano musicale, perche’ si distingue per un testo-omaggio alla compianta nonna del cantautore marchigiano. Il mare inteso come luogo di isolamento, ma anche di inquietudine e’ un altro tema affrontato nell’album ed e’ presente in “Cosi’ vicino, cosi’ lontano” ed in un’autentica perla come “Il molo”. Non mancano inoltre riferimenti alle guerre che si consumano quotidianamente nel mondo e per tale motivo spiccano pezzi come “Il cielo di Beslan” ed “Il testamento di Enzo”, recitati entrambi da Piergiorgio Cini’: il protagonista e l’autore della seconda poesia e’ Enzo Baldoni, giornalista free lance ucciso il 26 agosto del 2004 in Iraq; a lui e’ dedicata anche la terza traccia “Inferno Baghdad”, la quale purtroppo risuona piu’ attuale che mai, dal momento che i funerali dello stesso Baldoni si sono celebrati soltanto il 27 novembre scorso. L’altro eroe commemorato nell’album e’ Peppino Impastato: “L’uomo della verita’”, infatti, e’ il brano scritto in onore del politico, attivista e conduttore radiofonico ucciso dalla mafia nel 1978 nella sua Cinisi, paese a pochi chilometri da Palermo. Alla fine del lavoro si puo’ apprezzare “Banneri”, pezzo in siciliano interpretato in duo con il cantautore Pippo Pollina.



 


Andrea Papetti pone una grande attenzione al lato narrativo degli eventi, ma non disdegna alcune riflessioni profonde ed intimiste che partono direttamente dal suo subconscio; in definitiva il cantautore marchigiano si merita senz’altro l’appellativo di divulgatore sensibile oltre che quello di cantastorie moderno.




 



 


Musicisti:


Andrea Papetti, voce e cori


Pippo Pollina, voce su “Banneri”


Alessandro Svampa, batteria, percussioni, tastiere e pianoforte su “L’inverno a settembre” e “Ninna nanna”


Massimo Fumanti, chitarra classica, acustica, elettrica e bouzouki


Luca Bulgarelli, contrabbasso e basso elettrico


Angelo Trabucco, pianoforte


Fabrizio Mandorlini, sax soprano e tenore


Mauro Menegazzi, fisarmonica


Angelo Casagrande, violoncello


Andrea Solarino, chitarre su “L’inverno a settembre”


Alessandro Centofanti, rhodes su “Banneri”


 


Brani:


01. Hotel


02. Il testamento di Enzo


03. Inferno Baghdad (A Enzo Baldoni)


04. Parigi, cosa avevi per la testa?


05. Cosi’ lontano, cosi’ vicino


06. L’inverno a settembre


07. Vanilla sky


08. Al molo


09. L’uomo della verita’


10. Ninna nanna


11. Il cielo di Beslan


bonus track:


12. Banneri (con Pippo Pollina)


 


Produzione artistica: Alessandro Svampa


Tecnico del suono: Gianmario Lussana


Mastering: Fabrizio De Carolis


Arrangiamenti: Alessandro Svampa, Massimo Fumanti e Luca Bulgarelli


Registrato e missato a Petriolo (MC) nel Music World Studio


Progettazione grafica: Fabrizio Emigli


 


Link:


Andrea Papetti: www.myspace.com/andreapapetti

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