L’incipit del Cd mette subito in chiaro – semmai ce ne fosse bisogno – due elementi importanti: chi e’ Rachel Gould e chi e’ Hoagy Carmichael.
La cantante statunitense Rachel Gould affronta infatti il prologo del Cd cantando “a cappella”: una prestazione che e’ tutta un programma, ineccepibile, per intonazione, corposita’, timbro ed espressivita’ della sua voce; un piccolo cammeo e, diciamolo pure subito, l’unico “vezzo” che
Dal secondo brano in poi si rivela, in tutta la sua perfezione e raffinatezza, la chitarra di Luigi Tessarollo, ottimamente supportato e coadiuvato, con discrezione e gusto, dal contrabbasso di Riccardo Fioravanti e dalla batteria di Giovanni Gullino.
La rivisitazione che Rachel Gould e Luigi Tessarollo presentano in questo Cd e’ molto rispettosa ed aderente alle intenzioni originali dell’autore, come sempre dovrebbe essere quando si affronta una raccolta di brani che si definisce un “omaggio” ad un autore. L’insieme si presenta sobrio e di buon gusto, attento piuttosto a risaltare e valorizzare la poesia intrinseca nelle composizioni. Nulla si concede, come invece spesso purtroppo capita quando si affrontano riproposizioni di classici della musica, a dissertazioni prolisse, eccessi, stravolgimenti ne’ si tentano virtuosismi inappropriati. Le esecuzioni dei brani sono fluide e ben articolate e, sia
Un disco cosi’ non dovrebbe mancare nella raccolta di un buon appassionato di song classiche americane, e’ veramente il disco che crea un’atmosfera. Verrebbe da pensare che, se Hoagy Carmichael potesse ascoltarlo oggi, ne rimarrebbe lusingato.
Hoagy Carmichael e’ stato uno dei piu’ amati, conosciuti e popolari compositori americani, autore di grandi, grandissimi successi, concepiti proprio nell’epoca del boom della diffusione della musica in America e nel mondo, negli anni che stanno a cavallo della seconda guerra mondiale, ma e’ stato anche cantante ed attore di successo e di bella presenza.
E’ stata proprio di quegli anni l’intensa collaborazione con Johnny Mercer, da cui sono scaturiti capolavori come How Little We Know e Skylark – presenti, tra l’altro, in questo disco – che rappresentano pienamente la cifra creativa e l’intensita’ del lirismo musicale di Carmichael. I grandi testimonial della sua intensa produzione sono stati – solo qualche nomi su tutti, e scusate se e’ poco – Frank Sinatra e Ray Charles, Ella Fitzgerald e Billie Holiday, Louis Armstrong, ma centinaia e centinaia sono stati i personaggi che, a vario titolo, hanno attraversato la sua produzione musicale. Le sue canzoni sono state in grado di far penetrare la musicalita’ piu’ raffinata nel gusto popolare, ed ottenere che la fruizione di un prodotto della cultura raggiunga le masse e’ il massimo risultato che si possa ottenere quando si affronta un’operazione in ambito culturale.
Non a caso la maggior parte della produzione di Carmichael e’ entrata a far parte a pieno titolo del panorama degli standards e delle ballads jazz americane.
E, non a caso, l’omaggio che oggi il quartetto di Luigi Tessarollo e Rachel Gould tributano a Carmichael, raccoglie il testimone della corsa alla qualita’ nel connubio tra popolarita’ e gusto.
Musicisti:
Rachel Gould – voce
Luigi Tessarollo – chitarra
Riccardo Fioravanti – contrabbasso
Giovanni Gullino – batteria
Brani:
01. Stardust – Georgia on My Mind – (Hoagy Carmichael/Mitchell Parish – Stuart Gorrell)
02. How Little We Know – (Hoagy Carmichael/Johnny Mercer)
03. I Walk With Music – (Hoagy Carmichael/Harris Rubison)
04.
05. Two Sleepy People – (Hoagy Carmichael/Frank Loesser)
06. Skylark – (Hoagy Carmichael/Johnny Mercer)
07. The Nearness of You – (Hoagy Carmichael/Ned
08. Rockin Chair – (Hoagy Carmichael/Hoagy
09.
10. Blue Orchids – (Hoagy Carmichael/Hoagy