Cominciamo dal nome, giusto per rispondere al primo quesito che si pone il musicomane nell’ apprestarsi all’ascolto del primo disco degli Scarlatti Garage. Nessuna commistione con la musica del compositore napoletano. Ma solo un modo per non dimenticare le origini e il nome della strada del paese vesuviano in cui il gruppo e’ cresciuto. E sembra che di strada ne abbia fatta parecchia questo quartetto, macinando note e palchi alla ricerca del giusto sound.
In principio fu Dario Lapelazzuli, voce e chitarra del gruppo, nonche’ fine paroliere. Come sottolinea il chitarrista del gruppo Carlo De Luca “i testi assumono un’importanza notevole nella scrittura degli Scarlatti Garage; la dimensione cantautorale e’ peculiare al quartetto ed ha lo stesso peso nel progetto di ricerca di un suono moderno ed espressivo”. Irriverenti, psichedelici, spesso stralunati, parole arditamente accostate e dal suono ricercato quanto quello che fuoriesce dal basso di Paolo Vitale, dalla batteria di Maurizio De Siena e dalle chitarre di Carlo De Luca e dello stesso Lapelazzuli.
L’elettronica e la ricerca sonora curata da Paolo Vitale sono parte importante nel progetto “Strane idee”, ma non renderebbero cosi’ bene se non fossero supportate da arrangiamenti semplici ma efficaci. Il suono, decisamente “aggiornato” e piu’ incisivo rispetto che nell’EP “Scarlatti Garage” uscito appena un anno fa, e’ artatamente sporco e graffiante, lucida lama tagliente. La voce del leader e’ paradossalmente troppo “precisa” per rendere l’energia e la “cattiveria” di brani come “Mr. Blu”, nel quale compare il prezioso sax di Francesco Cirillo, o “Non e’ colpa mia”, pezzo quasi ballabile e trascinante nelle parti in cui domina l’elettronica; assolutamente avvolgente in composizioni “intime” come “Deja’ vu” o “La lampada di Wood”.
Presentato il 26 dicembre scorso al Jah Bless di Torre del Greco, “Strane idee” e’ un’opera prima riuscita appieno, un disco dal suono compatto e teso, che strizza l’occhio agli Strokes e ai Franz Ferdinand, ma che sa piu’ di sano pop-rock italiano. La hit “La Radio” ha trainato il successo del gruppo in tutte le emittenti radiofoniche, fino a diventare la sigla finale del programma Rai “Demo”. E poi tanti festival e concorsi, da Arezzo Wave al Sud Rock Festival e al Jah Bless Music Contest, fino alla collaborazione con l’etichetta campana Suonivisioni, che ha curato ottimamente la produzione di uno dei gruppi rivelazione del 2009.
Musicisti:
Dario Lapelazzuli, voce, chitarra
Carlo De Luca, chitarra
Paolo Vitale, basso, synth e programmazione
Maurizio De Siena, batteria
Francesco Cirillo, sax tenore (traccia 7)
Pasquale Termini, violoncello (traccia 11)
Marco Risorgente, chitarra (tracce 2, 6, 11)
Brani:
01. L’uomo nero – 3:22
02. La Radio – 3:41
03. Strane idee – 4:16
04. De’ja’ vu – 4:19
05. Non e’ colpa mia – 3:28
06. People are strange – 4:23
07. Mr. Blu – 3:32
08. La lampada di Wood – 4:41
09. La stessa lingua – 3:19
10. Take it easy – 3:41
11. Superstar – 5:04
12. La Radio (radio edit) – 3:21
Link:
Scarlatti Garage: www.myspace.com/scarlattigarage
Suonivisioni Records: www.suonivisioni.com