The Exploding Note Theory

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Per Gallo And The Roosters non era scontato fare di meglio al secondo appuntamento. Mossa indovinata e’ stata quella di fare combutta con l’amico americano Gary Lucas, che in questo fantastico album infila dentro la sua incredibile tecnica e bizzarria cavalcando brillantemente l’estro di Danilo Gallo e soci. The Exploding Note Theory segue l’assunto beefheartiano di una musica che si plasma all’istante, facendo leva su intuito e libera immaginazione, dissacrando e miscelando allegramente canoni della sperimentazione e della tradizione. Fioccano cosi’ undici tracce (tutte originali tranne quella Jamaica Farewell portata al successo interplanetario da sua maesta’ Harry Belafonte) che deragliano dai consueti binari dell’afroamericana brevettata all’italiana, puntando piuttosto verso suoni e luoghi insoliti, spesso incredibili, impossibili e irrangiungibili. Non c’e’ bisogno di attendere per essere travolti da un rigenerante vento di anarchia e blasfemia, perche’ ad aprire le danze ci sono le armonie sghembe e clownesche di Bela Lugosi, vampiresco cocktail di rock fuori giri e acido solforico, allungato con bassi, batteria e fiati sbuffanti a vapore. A seguire il fantasma di una fanfara al metadone che rovista a suo modo tra gli spartiti di Nino Rota (Brunswick Road), il tropicalismo gigionesco di Jamaica Farewell, le centrifughe evoluzioni di Schwartzkopfstrasse e The Unitalian Composer (due tentativi assai riusciti di far convergere nello stesso punto il blues ubriaco di Tom Waits e quello magico-visionario di Julius Hemphill), il folk-blues strisciante di Milo, l’impro radioattiva e corrosiva di Hushpukena che effettua un doppio salto carpiato nel postmoderno, lo swing New Orleans e il country-folk deviante di Ivano Bordon, la struggente e un pò sinistra marcia di Lupo grigio, il languore afrocubano e morriconiano che degenera nel pop-rock sfasato e sconvolto di Laura (geniale diaspora stilistica che farebbe invidia anche al tanto bravo Steven Bernstein), infine le fantasmagoriche allucinazioni e le ululanti nenie che convivono nell’affascinante Ed Wood. Un carrozzone sonoro da mille e una nota, uno spettacolo d’ingegno, armonia e vivace follia, dove prim’attori (Lucas, Gallo, De Rossi, Succi e Gschloessl) e comparse (Terragnoli, Pacorig, Vasi e Sorrentini) interpretano e sviluppano la propria parte, dalla piu’ piccola alla piu’ grande, con eccezionale maestria.


 


 




Voto: 8/10


Genere: Avant Jazz / Folk-Rock-Blues


 


 




Musicisti:


Danilo Gallo – double bass, acoustic bass guitar, handly podophono, glockenspiel, keyboards


Achille Succi – bass clarinet


Gerard Gschloessl – trombone, sousaphone


Zeno De Rossi –  drums, percussion


Gary Lucas – electric guitars, national steel dobro


Enrico Terragnoli – banjo guitar #8, harmonica victory #8, acoustic and electric guitar #10


Giorgio Pacorig – rhodes, farfisa matador #11


Vincenzo Vasi – xilophone #3


Massimiliano Sorrentini – additional garderobe drums #7


 


 


 


 


 




Brani:


01. Bela Lugosi


02. Brunswick Road


03. Jamaica Farewell


04. Schwartzkopfstrasse


05. The Unitalian Composer


06. Milo


07. Hushpukena


08. Ivano Bordon


09. Lupo Grigio


10. Laura


11. Ed Wood


 


 




Links:


Danilo Gallo: www.myspace.com/danilogallo


El Gallo Rojo Records: www.elgallorojorecords.com

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