Dal richiamo – l’ennesimo dopo Nauplia, Koine’ e Phone’ – all’ellenismo ed alla culla di civilta’ e cultura che
Continua la saga degli album in cui la cantante e compositrice Maria Pia De Vito si rapporta ai classicismi della Grecia, quella Magna, che fece maestro d’arte, di pensiero e di civilta’ il sud Italia, nei tempi lontani e remoti in cui molti altri luoghi erano ancora solo selvagge foreste ed i relativi abitanti esseri poco piu’ che primitivi. Continua il costante percorso di ricerca e sperimentazione, nell’avvicendamento di collaborazioni di prestigio e, come i questo caso, solo apparentemente improbabili. Questa volta la scelta della collaborazione e’ caduta su Huv Warren, brillante pianista gallese che si e’ calato senza difficolta’ alcuna nella complessita’ dei “dialektos”, nei filoni espressivi ed interpretativi della De Vito, firmando con lei alcune composizioni, interpretandone eccellentemente altre, di autori diversi, e proponendo proprie composizioni originali che si sono – di nuovo – brillantemente integrate con l’esuberanza, la personalita’ e la forza espressiva della cantante napoletana. In effetti uno dei costanti intenti della De Vito e’ proprio quello di integrare, individuare codici intercambiabili, protocolli condivisi tra dialetti differenti ma collegati dal comune denominatore musicale.
E’ inoltre particolarmente rilevante la presenza del clarinettista Gabriele Mirabassi in Ginga Carioca, classico del Samba brasiliano di Hermeto Pascoal, in Si Fosse n’Auciello, tratto dal una delicatissima poesia del Principe Antonio De Curtis, in arte Toto’, messa in musica dalla stessa De Vito, in Jesce, frutto della collaborazione compositiva della De Vito e di Warren, che richiama l’antico canto divinatorio Jesce Sole, che si perde nella magia dei riti pagani risalenti alla cultura contadina della notte dei tempi.
Allo stesso filone di ricerca nelle sonorita’ d’altri tempi appartiene Mmiezo ‘O Ggrano, di Nicolardi e Nardella, un capolavoro tra i classici dell’antica Canzone Napoletana tuttora scarsamente valorizzato, cui Maria Pia De Vito riesce a dare una lettura assolutamente originale e del tutto inedita.
In Whistling Rufus, di Warren, il pianista gallese riesce a portare una forte ventata di swing che Maria Pia coglie al volo e che riesce comunque a variegare con divagazioni dalle forti connotazioni mediterranee e decisi sentori nordafricani.
Anche al Brasile e’ riservato un ripetuto omaggio, dopo la gia’ citata Ginga Carioca di Pascoal, con Miguilim, di Rita Marcotulli – grande amica e compagna di viaggio della De Vito in altre avventure musicali – con citazioni alle tradizioni musicali delle escolas de samba di Rio.
Il disco riesce a proporre diversi stili e chiavi di lettura, scene di taglio diversificato nel genere, nella forma e nelle origini artistiche, il tutto a conferma della versatilita’ dei protagonisti.
Musicisti:
Maria Pia De Vito – vocals, electronics
Huw Warren – piano
Gabriele Mirabassi – clarinetto
Brani:
01. And The Kitchen Sink
02. Allirallena
03. Miguilim
04. Si fosse n’auciello
05. Jesce
06. Diàlektos
07. Beatriz
08. Ginga carioca
09. Interludi
10. Whistling Rufus
11. Mmiezzo ‘o ggrano
Links:
http://www.myspace.com/mariapiadevito