Tra singulti metalloidi e ipnosi lisergiche la ricetta degli esordienti All The Saints elargisce (e subisce) l’indubitabile fascino degli strepitosi e mai dimenticati God Machine rubando con astuzia quanto gia’ seminato tempo addietro da canoni britannici quali Ride, Spacemen 3, Loop e Milk. Basterebbero due tracce quali Sheffield e Hornett per sintetizzare l’epos fiammeggiante e ansiosamente etereo di Fire On Corridor X, un disco che scatena e innesca foschi scenari e acide sospensioni tra riff di chitarra languidi e circolari, sature oscillazioni metal-post rock e melasse psichedeliche che spesso (e soprattutto in Outs) vedono andare a braccetto le sabbathiane progressioni dei Dead Meadow con le pinkfloydiane ossessioni dei Porcupine Tree. La voce di Matt Lambert e’ quanto di piu’ lineare e convenzionale si possa ascoltare in giro ma per fortuna la sua chitarra suona assai piu’ densa e viscerale, perfetto complemento al drumming possente e tribaloide di Jim Crook. Regal Regalia, le dissonanti Farmacia e Papering Fix (deviante verso soluzioni e strutture a’ la Sonic Youth) e il mood “Oasis-oriented” della title-track denotano sia un robusto senso melodico sia uno sviluppo strumentale velatamente “progressive”, mentre Leeds e la finale Mil Mil occhieggiano a un paradigma “pastoral folk” assai di contorno, senza infamia e senza lode. Il guizzo vincente traspare qua e la’ ma serve un altro disco per capire realmente di che pasta e’ fatta questa band.
Voto: 6,5/10
Genere: Psych Noise-Rock
Musicisti:
Matt Lambert – lead vocals, guitar
Titus Brown- bass, organ, vocals
Jim Crook – drums
Brani:
01. Shadow Shadow
02. Sheffield
03. Farmacia
04. Regal Regalia
05. Hornett
06. Papering Fix
07. Leeds
08: Fire On Corridor X
09. Outs
10. Mil Mil
Links:
All The Saints: www.myspace.com/allthesaints
Touch And Go Records: www.touchandgorecords.com