It’s OK

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I Funk Off festeggiano vent’anni di attività artistica con l’uscita del loro ultimo lavoro discografico: “It’s OK”.

La band toscana, composta da quindici talentuosi musicisti, vanta sette cd al suo attivo, centinaia di concerti live e moltissime partecipazioni a numerosi festival e rassegne musicali nazionali ed internazionali.

“It’s OK” consta di undici brani, tutti suonati in diretta, con pochissimo editing perché si desidera che il disco trasmetta le emozioni e le improvvisazioni che solo l’energia di una esibizione live può regalare.

 

Three For One, di ispirazione rock,  ci regala un solo di sax baritono di Cecchini molto intenso; è un brano di coinvolgimento corale che ha molta presa sul pubblico, anche per il modo in cui sono state abbinate le relative coreografie: nel finale, infatti, gli spettatori sono chiamati a partecipare attivamente al brano, cantando all’unisono i vari suoni prodotti dalle timbriche degli strumenti originali.

Gli special guests per l’occasione sono i membri del White Orcs Gospel Choir, diretto da Vincenzo Genovese.

 

Soul Morning ci trascina in un piacevole vortice di note soul jazz, mentre apprezziamo i virtuosismi del trombettista Mirco Rubegni.

 

It’s OK è il melodico brano che dà il titolo al lavoro: il Band Leader, Dario Cecchini – compositore ed arrangiatore di tutti i pezzi del disco – ci racconta che i brani sono stati scritti in un periodo temporale che va dal 2015 al 2018 e che proprio It’s OK è l’ultima traccia composta.

Si tratta di un tema nato in maniera spontanea e repentina: a suggerirgli l’ispirazione è stato un momento di attesa, in conservatorio, di un suo alunno che era in ritardo; in apertura, ascoltiamo la spontanea voce di Cecchini che introduce il tema del pezzo.

Il titolo, scelto perché è piaciuto a tutta la Banda, per sottolineare il luogo comune di rispondere “It’s OK!” pure se le cose non è che vadano poi tutte sempre così bene.

 

In Two Days godiamo del prezioso solo di sax tenore di Claudio GiovagnolI, mentre, in Perugia.0 è la coralità degli strumenti a farla da padrona e possiamo apprezzare la bravura di Cecchini anche con il flauto.

 

Who’s The Sky Crying For si ‘apre’ intorno al sax baritono di Cecchini, che tesse una raffinata trama ordita di note; Worthless Pride è un pezzo coinvolgente, che colpisce per originalità e brio.

Lo swing di The Line è impreziosito da due nuovi ed ammiccanti soli di Giovagnoli e Rubegni; Otto strizza nuovamente l’occhio al rock e Bye Bye Blues vede alternarsi, negli assoli, Paolo Bini alla tromba, Yuri Romboli al sax tenore, Sergio Santelli al sax alto e Giordano Geroni al sousafono.

 

Chiusura con il groove di What The Funk, dove ritroviamo un solo dello struggente sax tenore di Giovagnoli.

 

Un disco molto curato, anche nella grafica: la cover art e la versione cartoon dei Funk Off sono state realizzate sapientemente da Federica Piazzetti;  le foto sono di Roberto Cifarelli.

Non ci resta che ascoltarlo per apprezzarne l’indubbia qualità ed originalità musicale.

 

Genere: Jazz, Funk

 

Musicisti: 

Dario Cecchini, band leader, sax baritono
Paolo Bini, tromba
Mirko Rubegni, tromba
Emiliano Bassi, tromba
Sergio Santelli, sax contralto
Tiziano Panchetti, sax contralto
Claudio Giovagnoli, sax tenore
Yuri Romboli, sax tenore
Giacomo Bassi, sax baritono
Nicola Cipriani, sax baritono
Giordano Geroni, sousafono
Francesco Bassi, rullante
Alessandro Suggelli, cassa
Daniele Bassi, percussioni
Luca Bassani, piatti
feat:
White Orcs Gospel Choir

 

Brani:

01. Three For One
02. Soul Morning
03. It’s OK
04. Two Days
05. Perugia.0
06. Who’s The Sky Crying For
07. Worthless Pride
08. The Line
09. Otto
10. Bye Bye Blues
11. What The Funk

 

Link:

Funk Off