Ragazzi, Voglio Raccontarvi Una Storia Jazz!

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Ragazzi, Voglio Raccontarvi Una Storia Jazz! è un saggio edito dalla Robin e scritto da Daniela Vellani.

La Vellani, napoletana, docente di materie letterarie alla scuola secondaria di primo grado, è una giornalista pubblicista con la passione per tutto quanto è cultura: la si incontra alle mostre, ai concerti, a teatro, alle visite guidate.

Veste inoltre i panni di regista per alcuni spettacoli teatrali che organizza a scuola per i suoi studenti ed è ormai quasi una habitué nel cimentarsi con le parole e la carta stampata: ha pubblicato infatti cinque racconti di poesie, una autobiografia dal titolo Mamma, esiste una scuola dove le maestre non si arrabbiano quando i bambini sbagliano ed un romanzo, Storie fra tante.

La passione per la musica jazz e l’assiduo ascolto di questo genere musicale, specialmente in occasione dei concerti dal vivo, ha appassionato la Vellani al punto di sentire l’esigenza di mettere nero su bianco le sue conoscenze ed emozioni sull’argomento.

E lo ha fatto in una maniera innovativa ed accattivante, rivolgendosi, in particolare ai ragazzi, mediante il formato del testo teatrale, che potrebbe così utilmente essere adoperato anche come un copione per una relativa messa in scena.

Interessante anche per un pubblico adulto, che voglia approfondire la conoscenza di questo affascinante genere musicale, il libro è corredato da un utile dizionarietto dei principali strumenti utilizzati nel jazz, da un indice alfabetico di tutti i grandi protagonisti citati nel testo e dei più noti brani musicali che, in tutti i tempi, hanno rispettivamente contribuito a rendere grande e variegata la storia della musica jazz.

La prefazione del sassofonista napoletano Giulio Martino, grande amico della Vellani, ci introduce a questo lavoro letterario, fatto di narrazione, dialogo ed immagini, tre elementi che rendono la lettura più invitante, specie per il pubblico giovane a cui il testo è specialmente rivolto.

Il libro è arricchito dalle accattivanti illustrazioni di Roberta Goglia, che introducono ai diversi periodi della narrazione in maniera puntuale e piacevole.

Ad esattamente cento anni dall’incisione del primo disco jazz da parte della dixieland band del siculo-americano Nick La Rocca, il protagonista del romanzo, l’anziano trombettista Tommy di New Orleans, guida per mano un gruppo di persone che, interessate a sapere di più sulla storia della musica che lui sta suonando, si fermano ed interagiscono con lui, facendogli delle domande in merito.

E così, tra una esecuzione musicale ed un aneddoto, si parte dall’Africa Equatoriale e dalle Work Songs  per approdare negli Stati Uniti dei gospels e degli spirituals; si passa per il blues ed il ragtime, mentre da New Orleans la musica approda a Chicago con l’hot jazz e lo swing; per poi arrivare all’epoca moderna, con il be-bop e le big band. Chiusura con la fusion, il free jazz, l’elettronica ed il racconto dell’arrivo e della diffusione in Europa ed in Italia di questo genere di musica.

Molto carina la presentazione del volume alla stampa ed al pubblico: l’alternanza di alcuni pezzi declamati da un’attrice con alcuni brani del testo, recitati con entusiasmo e coinvolgimento da alcuni ragazzi ed ancora, alcuni pezzi musicali eseguiti al piano hanno reso benissimo l’idea di come il testo sia stato sviluppato: la linea semplice e la varietà dell’approccio, lo rendono interessante ed, allo stesso tempo, gradevole.

Ve lo consiglio.