55/21 e’ il terzo disco in studio di Musica Nuda, alias Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, dopo un live, un Dvd ed un Cd particolare dedicato alla musica sacra… non poco, specie si pensa che tutto e’ iniziato, piu’ o meno, per caso. Quando, durante alcune prove, un chitarrista si ammalo’ e Petra provo’ a cantare qualcosa col solo accompagnamento del contrabbasso di Ferruccio… La cosa non era una novita’ assoluta ma, in un’epoca in cui si cerca di ottenere il massimo dal massimo, in un’epoca di effetti elettronici stupefacenti e di filtri digitali fantascientifici, “spogliare” la musica di tutto e lasciarla nuda, solo “voce e contrabbasso”, e’ una dimostrazione di coraggio ed innovazione. Forse addirittura di sfacciataggine: “…guardate un pò quanto siamo bravi…” e nessuno ha avuto nulla da obiettare, anzi! L’esperienza avrebbe potuto terminare dopo un Cd, invece un altro disco, ancora tanto e tanto successo – altrimenti tutto cio’ sarebbe stato irrealizzabile – poi un altro ancora e l’etichetta Blue Note, che rappresenta un vero e proprio traguardo.
Il segreto vero e proprio di tutto questo non e’ chiarissimo, certamente c’e’ in ambedue un talento di base enorme, poi nulla e’ – ne’, ovviamente, puo’ essere – lasciato al caso, che non vuol dire rinunciare alla sana improvvisazione. I brani molto noti, le cover con cui spesso si confrontano, sono trampolini impegnativi che ogni ascoltatore ha ben presente e che pertanto generano in esso delle precise aspettative. Senza volersi addentrare in analisi musicologiche, che non ci competono, la voce di Petra disegna la base melodica con intonazione sempre perfetta – puo’ sembrare ovvio, ma non per tutti i cantanti e’ sempre cosi’ scontato… – arricchendosi di armonie apparentemente invisibili, velate, ma perfettamente percepibili; il contrabbasso di Ferruccio sottolinea invece con note singole e doppie, col pizzico o con l’arco, ritmi, accordi ed armonie nel contrasto, involontario ma felice, tra i toni bassi del suo strumento e quelli medio-alti propri della voce di Petra.
Il risultato d’insieme e’ sempre necessario e sufficiente a far risuonare, nella mente e tra i ricordi dell’ascoltatore, tutta un’intera orchestra che sembra, di fatto, completamente presente.
Si e’ fatto naturalmente anche ricorso, in alcune occasioni, all’accompagnamento di altri strumenti eccellentemente prestati da ospiti di rango, come il piano di Stefano Bollani in La Canzone Dei Vecchi Amanti ed in The Very Thought Of You, come la tromba di Gianluca Petrella in Si Viaggiare, come la chitarra di Sanseverino in It Had Better Be Tonight, oppure come il magico flauto di Nicola Stilo in Fronne… gia’, perche’ Petra si e’ cimentata, con ottimi risultati, anche in qualche canzone napoletana – Fronne, meta’ in dialetto e meta’ in lingua, ed in un’intera strofa di Anema E Core – forse in omaggio al titolo del disco, 55/21, che richiama la Smorfia napoletana… ad ennesima dimostrazione di come classe e buon gusto possano sempre ripagare.
Citeremmo ancora Io So Che T’Amero’, del compianto poeta brasiliano Vinicius DeMoraes, come uno dei brani, secondo noi, piu’ emozionanti di un disco che ne conta ben diciassette e che, comunque, e’ tutto da ascoltare.
Musicisti:
Petra Magoni – voce
Ferruccio Spinetti – contrabbasso
Ospiti:
Gianluca Petrella – tromba
Stefano Bollani – piano
Nicola Stilo – flauto
Sanseverino – chitarra
Jacques Higelin – voce
Brani:
01 Pazzo Il Mondo
02 Si Viaggiare (ft. Gianluca Petrella)
03 Bocca Di Rosa
04 La Canzone Dei Vecchi Amanti (ft. Stefano Bollani)
05 Fronne (ft. Nicola Stilo)
06 Io So Che Ti Amero’ (Eu Sei Que Vou Te Amar)
07 Anema E Core
08 Marinaio
09 Two For One
10 It Had Better Be Tonight (
11 The Very Thought Of You (
12. La Pittrice Di Girasoli
13 Una Carezza In Un Pugno
14 While My Guitar Gently Weeps
15 Crocodail (ft. Jacques Higelin)
17 Basta Un Colpo Di Vento
Links:
Web: www.musicanuda.com