Worldream Trio guest Antonello Salis al Ueffilo – Gioia del Colle (BA), 12 dicembre 2010

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Domenica 12 dicembre – ore 19,00

 Worldream Trio guest Antonello
Salis

 Federico Laterza, pianoforte,
indian harmonium, tastiere
Antonello Salis, accordion
Paolo Innarella, sax e flauti
Sanjay Kansa Banik, tabla e
percussioni

 

Il Worldream Trio di Federico
Laterza in esclusiva regionale e per la prima volta in Puglia, con un ospite
d’eccezione: Antonello Salis

 

Un’altra “prima assoluta” per
il Ueffilo Jazz Club (Via Donato
Boscia 21, Gioia del Colle), sempre in collaborazione con Jazzitalia e con la direzione artistica di Marco Losavio e Alceste
Ayroldi.
Domenica 12 dicembre (ingresso
ore 19,00, inizio concerto ore 20,00) in esclusiva regionale
 lo
stage del club gioiese ospiterà
un progetto originale mai presentato
in Puglia
: Worldream Trio guest
Antonello Salis
, con Federico
Laterza
al pianoforte, indian harmonium e tastiere, Paolo Innarella ai sassofoni e flauti, Sanjay Kansa Banik, tabla e percussioni, ospite d’eccezione Antonello Salis all’accordion.

Worldream  nasce nel 1990 per iniziativa del pianista
Federico Laterza come laboratorio di ricerca delle radici comuni
dell’improvvisazione,  attraverso strade
tracciate da suoni e soprattutto emozioni 
appartenenti  a un incontro  possibile di 
latitudini musicali solo apparentemente lontane .  Fondamentali alla realizzazione di
quest’ambito sonoro il sodalizio con 
Sanjay Kansa Banik, (India) maestro di tabla, strumento principe della
musica classica indiana che ha studiato sin da bambino assorbendo a fondo
quell’altissima scienza orientale del ritmo che è componente essenziale di
questo viaggio musicale,  il lirismo
mediterraneo di Paolo Innarella, , il sangue 
sardo che alimenta la vulcanica fisarmonica di Antonello Salis.  In questa avventura fatta di materiale frutto
di ‘interplay’ estemporaneo quanto di composizioni basate su moduli ritmici
appartenenti alla tradizione classica indiana, si incontrano paesaggi sonori solo
apparentemente distanti, non semplicemente sovrapposti ma compenetrati fino a
diventare  linguaggio  che non ha bisogno di  dizionari e grammatiche,  ma 
solo  di orecchie  ben 
aperte. I Wordream con questa nuova formazione presenteranno l’ultimo cd
‘Canto de Perdas’.

Per Federico Laterza, a
distanza di molti anni, i tratta di un “ritorno in patria”, visto che il
poliedrico musicista ha radici baresi, seppur da tempo risiede a Roma.

 

Food and Music: 20 euro.

Il Ueffilo – Cantina a Sud è in
Gioia del Colle(Ba)-via Donato Boscia 21. Info:
339/8613434
– 080/3430946    web: www.ueffilo.com.
info@ueffilo.com

 

Alceste Ayroldi
Condirettore Artistico e Responsabile dell’ Ufficio Relazioni Esterne
e Comunicazione Ueffilo Jazz Club
339/2986949

 

 BIOGRAFIE

FEDERICO LATERZA

Inizia privatamente lo studio del pianoforte e si interessa come
autodidatta al jazz..Roberto Laneri,fondatore del gruppo ‘Prima Materia’, di
cui segue i seminari di armonici vocali nel 1974, gli schiude il mondo della
world music.. Frequenta il Beat 72 di Roma entrando in contatto musicisti
sperimentali quali A. Curran A. Neri e D. Guaccero, e cominciando ad
appassionarsi alla musica elettronica, riceve lezioni private da quest’ultimo.
Frequenta i laboratori di John Hineman, trombonista americano, collaboratore di
Steve Lacy e residente a Roma nei primi anni ’70. In quel periodo ha occasione
di ascoltare i concerti italiani di C. Palestine, P. Glass, La Monte Young, e
sotto queste influenze esordisce a fianco del Canzoniere del Lazio con con il
gruppo ‘Weisseklange’ N. Sani live electronics A. Bernardini ob. e A.
Tabacchi vcs3
al festival dell’Unità svoltosi nell’ estate del 1975 a villa
Borghese, Roma.
A 17 anni ascolta ‘India’ di John Coltrane e parte per un viaggio di sette mesi
in India e Nepal. Viaggia soprattutto nelle zone Himalyane, Kashmir, Himachal
Pradesh, Uttar Pradesh, Nepal,Rajasthan, Madya Pradesh, Karnataka, Kerala,
Tanil Nadu, e dove ha occasione di vivere alcuni mesi con i monaci del
monastero di Tikse, in Ladakh, che lo ammettono alle funzoni in cui viene a
conoscenza degli strumenti rituali tipici del Buddhismo Tibetano. Nei due anni
seguenti vive prevalentemente in India, apprendendo la tecnica dell’harmonium
indiano, con cui esegue con i musicisti locali i bajan, canti devozionali
Hindu.Soggiorna a lungo anche anche a Srinagar, capitale del Kashmir, dove
studia la tecnica del santoor, salterio a cento corde tipico della regione,e
reso celebre da Shivkumar Sharma. Al ritorno in Italia sostiene gli esami di
solfeggio (sotto la guida di C. Dionisi) presso il conservatorio di Frosinone e
5  di pianoforte (sotto la guida di A. Bonanno).presso il conservatorio di
Campobasso. Decide di dedicarsi totalmente al jazz, seguendo i corsi di
formazione professionale tenuti a Terni nel 1985-86 dal pianista Mike Melillo,
e quelli di arrangiamento di Marco Tiso alla Scuola Popolare di Musica del
Testaccio. Vive e lavora a Trevignano (rm), dove gestisce il Sarasvati Recording
Studio.

 

ANTONELLO
SALIS

inizia a
suonare la fisarmonica a sette anni, in seguito si avvicina prima all’organo
hammond e poi al pianoforte studiando da autodidatta.

Dal 1978 è
protagonista in piano solo e fisarmonica in Italia ed all’estero ospite
dei maggiori jazz festivals.

Il suo
percorso musicale ormai trentennale è costellato da collaborazioni
eccellenti  per citarne alcune: Enrico
Rava, Paolo Fresu, Furio Di Castri, Stefano Bollani, Roberto Gatto, Riccardo
Fassi, Pino Minafra, Paolino Dalla Porta, Gianluca Petrella, Fabrizio Bosso,
Paolo Angeli, Javier Girotto, Lester Bowie e l’Art Ensemble Of Chicago, Don
Cherry, Don Pullen, Ed Blackwell, Billy Cobham, Horacio “El Negro” Hernandez,
Han Bennink, Nana Vasconcelos, Cecil Taylor, Pat Metheny, Joey Baron, Bobby
Previte, Hamid Drake, Bobby Watson, Minino Garay, Richard Bona, Linley Marthe,
Francis Lassus, Joel Allouche e molti altri.

 E’ oggi uno dei maggiori esponenti del jazz
italiano e non solo, vantando esperienze di assoluta importanza.Forma con Fresu
e Di Castri il PAF trio, incide in solo “Orange Juice, Nice Food”, “Salis!”,
“Quelli che restano”, “Pianosolo” e il recente “Keys And Skins” in duo con Joey
Baron. Nel corso della sua lunga carriera ha ottenuto vari riconoscimenti a
livello europeo ed internazionale, tra cui il “Django d’or” 2005 per
l’Italia.Premio alla carriera conferito a Cagliari EXPO EJE 2008.TOPJAZZ 2008
come pianista.

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