Vinicio Capossela in Ludis a Villa Favorita il 13 luglio

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Giovedì 13 luglio alle ore 21 al Parco sul mare della Villa Favorita (via Gabriele D’Annunzio 36, Ercolano), per il Festival delle Ville Vesuviane 2017 promosso dalla Fondazione Ente Ville Vesuviane con il contributo della Regione Campania, Vinicio Capossela terrà l’atteso ed esclusivo concerto “Ludis”, un “atto unico” che il cantautore ha pensato appositamente per la real residenza che fu luogo di giochi, ameni soggiorni e amori dei Borbone.

“Ludis” è uno spettacolo-concerto sul gioco, in un territorio, quello napoletano come quello vesuviano, che a partire da Pulcinella ha sempre saputo prendersi gioco di tutto e ha sempre saputo convertire in gioco il destino, i sogni e finanche i numeri. Soltanto nel gioco ci affranchiamo dalla lotta per la sopravvivenza; inventando il gioco, l’uomo ha inventato l’arte.

Una lezione che Napoli e il suo territorio conoscono benissimo, e a cui si cercherà di rendere omaggio con questo spettacolo a soggetto. I brani del repertorio di Capossela che verranno eseguiti, saranno proprio quelli che hanno come tema il gioco, la burla, la giostra: tra questi, “Marajà”, “Componidori” e “Pettarossa”.

“Ludis” fa parte di “Atti unici”: non un tour, né uno spettacolo che si ripete, ma un esercizio di eclettismo. Quest’estate, infatti, Vinicio sta mettendo in scena tutta la sua creatività musicale nei luoghi all’aperto più suggestivi d’Italia, ogni volta con una serata diversa e pensata per il posto che la ospita: dai duetti all’orchestra, ai brani corali e all’Odissea.

Il primo atto unico è stato quello dello scorso maggio alla Basilica di Santa Maria della Sanità a Napoli.

Il parco sul mare che ospiterà il concerto del 13 luglio, fa parte della Villa Favorita, così denominata da Ferdinando IV di Borbone in omaggio alla sposa Maria Carolina d’Austria (il re la acquistò nel 1792; la villa è del 1768 ed è opera di Ferdinando Fuga). Restaurato dall’Ente Ville Vesuviane, il parco presenta un giardino di delizie ricco di essenze mediterranee con un vivace intreccio di viali alberati. Si conclude con l’approdo borbonico a mare. Nel parco si trovano le “giostre” realizzate nell’800 da Ferdinando II, una piccola cappella e la casina Zezza, gioiello d’architettura con pareti decorate da mosaici realizzati con scaglie di vetro e porcellana messi in opera per volontà del re da maestranze locali, probabilmente formate presso il Real laboratorio di Pietre dure e la Real Fabbrica delle Porcellane di Capodimonte.

Fonte foto: Valerio Spada