Per
la stagione invernale si rinnova l’appuntamento con i live del Veneto grazie
alla XIV edizione di Veneto Jazz Winter,
il festival itinerante organizzato in collaborazione con la Regione del Veneto ed in scena dal 21 gennaio al 26 aprile. Si tratta,
come da tradizione, di un programma ricco di contaminazioni dove convivono
importanti nomi internazionali, ma anche progetti d’autore e nuovi talenti,
aggiornati con quanto di meglio possa offrire la scena contemporanea.
La
rassegna si apre con le trame leggere
del jazz del contrabbassista russo Yuri
Goloubev, dalla formazione classica e il suono molto contemporaneo (21
gennaio, Auditorium San Nicolo’ Chioggia) e con le improvvisazioni dal sapore
rock del chitarrista di Kansan City Steve
Cardenas (22 gennaio), al Teatro
Filarmonico di Piove di Sacco, che
ospitera’ anche la tradizionale Lupia Jazz Band, diretta dal maestro Daniele
Trincanato (4 febbraio).
Nel
calendario spicca l’incursione del cantautore Simone Cristicchi accompagnato dai musicisti classici del Gnu 4tet
nel progetto fra canzone e teatro “Grand Hotel Cristicchi”, in due date, a
Chioggia (Auditorium San Nicolo’, 11 febbraio) e al BHR Treviso Hotel di Quinto
di Treviso (12 febbraio), moderno auditorium che ospitera’ anche due
interessanti artisti emergenti, gia’ all’attenzione del grande pubblico: il
pianista Raphael Gualazzi (11
marzo), musica solare e piena di energia a ritmo di rag time che rivista con
modernita’ e freschezza; e la cantante Z-Star
(26 marzo), straordinaria risposta soul metropolitana,
che sta incantando il mondo.
Ancora
a Chioggia, i Radio Ritmo Concert
mettono in scena “Voci e suoni dall’etere”, musica del ‘900 a confronto con il
linguaggio radiofonico (26 febbraio), mentre il mago dello scat, polistrumentista ed entertainer Gege’ Telesforo sara’ al Teatro Giardino di San Giorgio delle
Pertiche – Pd (18 marzo) a presentare il contagioso groove retro’ di “So Cool”.
Albert Lee, straordinario country blues man preferito da Eric
Clapton, e’ di scena al Teatro Accademia di Conegliano (24 marzo) con gli
“Hogan’s Heroes”, con un workshop e un concerto. Lee e’ il capostipite della
generazione di chitarristi inglesi che negli anni ‘
influenzato il mondo del blues e, per evoluzione, la miglior stagione del rock
(concerto in collaborazione con FVG Festival).
Nella
rassegna si ripropone anche il duo fisarmonica-violoncello Paier Valcic (25 marzo a Chioggia, 26 marzo alla Filanda di Salzano
in collaborazione con Ubi Jazz)con repertorio dal tango argentino al jazz alla musica classica.
Infine,
nell’ambito di Nu Fest, festival di
musica elettronica organizzato da Veneto Jazz, si segnala lo straordinario
evento organizzato in collaborazione con Palazzo
Grassi, a Venezia: tra video, arte e musica elettronica, l’artista
giapponese Ryoji Ikeda presenta Datamatics 2.0, innovativa performance di
esplorazione sonora e visiva (19 marzo).
PROGRAMMA
Venerdi’ 21 gennaio – ore 21.15
Auditorium San Nicolo’ – Chioggia (VE)
YG-LITE TRIO
Yuri Goloubev – contrabbasso
Claudio Filippini – piano
Asaf Sirkis – batteria
Come
compositore jazz Yuri ricorre spesso ai principi della composizione classica.
Nella sua musica si avverte la volonta’ di uscire dalle forme tradizionali del
jazz: come sostiene lui stesso, “il confine tra la musica classica
contemporanea e il jazz e’ molto sottile”. Le complesse formule della
composizione contemporanea (dall’applicazione delle regole dodecafoniche agli
ampi sviluppi cui sottopone le sue linee melodiche) sono pero’ utilizzate in
maniera discreta, difficilmente avvertibile dall’ascoltatore e comunque sempre
concepite come mezzi al servizio delle idee musicali. Per quanto complessa
possa essere la costruzione di un brano, quello che emerge e’ la comunicazione
emotiva, la bellezza melodica e la capacita’ di coinvolgere. Il progetto YG-LITE
sottolinea invece con il proprio nome le trame piu’ leggere e facili da
percepire del linguaggio jazz, ma allo stesso tempo sempre molto ricercate. In
questo progetto Yuri Goloubev propone alcuni standard riarrangiati, come “All
The Things You Are”, che Yuri ribattezza “What Kind Of Thing Are You?” e brani
originali, nel vero senso della parola, come “Bill Gates Amongst Us” basato
sulla sigla di avvio di Windows. Accanto a Goloubev si trovano musicisti
eccellenti, ai vertici della nuova generazione jazzistica europea.
Biglietti:
intero 12 euro – ridotto 10 euro
Sabato 22 gennaio – ore 21.15
Teatro Filarmonico – Piove di Sacco (PD)
STEVE CARDENAS
trio
Steve Cardenas – chitarra
Andrea Lombardini – contrabbasso
Tommaso Cappellato – batteria
Steve Cardenas e’ uno dei chitarristi piu’ apprezzati e richiesti
come sideman. Nativo di Kansas City e’ da anni una figura di riferimento della
scena jazz di New York. Ha suonato coi grandi del Jazz come Eddie Harris e
Slide Hampton, con le cantanti Norah Jones e Madeleine Peyroux, con i
batteristi Paul Motian (EBBB, Octet+1) e Joey Baron (KILLER JOEY), con i
bassisti John Patitucci, Marc Johnson, Steve Swallow, Ben Allison e con la
LIBERATION MUSIC ORCHESTRA di Charlie Haden, con Chris Potter, Paul Mc Candless
degli Oregon, con i compositori Mark Isham e Jeff Beal e con molti altri.Nel
2010 esce il suo terzo lavoro da leader “West Of Middle” (Sunnyside Records),
registrato con Ben Allison e Rudy Royston. Per questo tour italiano si fa
accompagnare da una ritmica similmente giovane e collaudata formata da Tommaso
Cappellato alla batteria e Andrea Lombardini al basso.
Biglietti:
intero 10 euro – ridotto 8 euro
Venerdi’ 4 febbraio – ore 21.15
Teatro Filarmonico – Piove di Sacco (PD)
LUPIA JAZZ ORCHESTRA
Direttore M Daniele Trincanato
La formazione propone un repertorio che spazia dai
classici della Big Band fino ad arrangiamenti piu’ moderni del Jazz
contemporaneo. Le sue performance si distinguono, oltre che per le qualita’
sonore, per il coinvolgimento nello spettacolo dei musicisti che trascinano il
pubblico in un “gioco” di musica, immagini ed emozioni.
Biglietti: intero 9 euro – ridotto 7 euro
Venerdi’ 11 febbraio – ore 21.15
Auditorium San Nicolo’ – Chioggia (VE)
Biglietti:
intero 20 euro – ridotto 18 euro
e
Sabato 12 febbraio – ore 21.15
BHR Treviso Hotel –
Quinto di Treviso
Biglietti:
intero 22 euro – ridotto 20 euro
SIMONE CRISTICCHI e GNU 4TET
Simone Cristicchi:
piano e voce
Stefano Cabrera:
violoncello,
Francesca Rapetti:
flauto traverso,
Raffaele Rebaudengo:
viola
A
cinque anni dal pluri-premiato album di esordio “Fabbricante di canzoni” (2005)
e tre anni dall’ambizioso progetto “Dall’altra parte del cancello” (2007),
Simone Cristicchi presenta dal vivo il suo nuovo disco, questa volta ambientato
nelle metaforiche stanze del “Grand Hotel Cristicchi”. Dopo la presenza al Festival
di Sanremo con “Meno Male”, Cristicchi
sceglie di sorprendere il pubblico con uno spettacolo a dir poco singolare, a
cavallo tra il teatro e la canzone, lasciandosi accompagnare da uno
straordinario quartetto di musicisti classici: i genovesi GnuQuartet.
Non solo un concerto dunque, ma una
performance teatrale dove i musicisti, da Simone agli Gnu Quartet, non si
fermano al loro ruolo classico ma intervengono in modo diverso, vestendo anche
i panni di attori. Uno spettacolo nuovo, ironico e privilegiato dall’effetto di
sorpresa in una atmosfera ricca di grande voglia di divertimento. La scaletta
dello spettacolo, oltre ai grandi successi di Cristicchi riletti e riarrangiati
in chiave appunto “da camera” (dall’ironica “Vorrei cantare come Biagio” alla
poetica “Studentessa Universitaria”, dalla canzone vincitrice del Festival di
Sanremo 2007, “Ti regalero’ una rosa”, fino a “Meno male”), prevede
diverse canzoni del nuovo album “Grand Hotel Cristicchi”, il disco della
maturita’, costruito come un labirinto di musica e testi in cui sara’ una fortuna
perdersi! Le canzoni diventano quindi “Stanze” musicali arredate tutte in modo
diverso, dove si aprono finestre verso paesaggi ora ridenti, ora cupi, ora con
cieli immensi e luminosi, ora con boschi selvaggi e misteriosi. L’esperienza di
questi dieci anni di attivita’ ha reso Cristicchi un vero e proprio istrione del
palco, con una sensibilita’ e un talento da vero attore, capace di intrattenere
e incantare il pubblico anche con monologhi, poesie, gags che fanno da contrappunto
alle canzoni, rendendo il concerto un’unica affascinante storia. Nello
spettacolo, oltre al repertorio di Cristicchi, verranno eseguiti anche sentiti
omaggi ai grandi della musica del passato, come Luigi Tenco, Piero Ciampi,
Sergio Endrigo, Fabrizio De Andre’.
Sabato 26 febbraio – ore 21.15
Auditorium San Nicolo’ – Chioggia (VE)
RADIO RITMO CONCERT
Voci e suoni dell’etere
Giambattista
Giocoli: clarinetto e voce
Stefano Bussoli:
percussioni
Lorenzo Meo:
pianoforte e arrangiamenti musicali
Mirko Rizzotto: voci
fuori campo
Antonio di Virgilio:
direzione tecnica
“Radio Ritmo” e’ un format con il quale l’ensemble omonimo si confronta e interagisce con
il linguaggio radiofonico, cercando di volta in volta, rispetto ai programmi
musicali eseguiti, di dialogare con la Radio in quanto suono o voce ancora
autonoma rispetto all’immagine. La versione concert e’ un viaggio, una
performance di voci e suoni del ‘900.
Dalla musica colta di tradizione europea si approda ai linguaggi americani e
alla musica popolare, fra compositori che hanno risentito dell’ influenza di
diversi generi musicali e correnti culturali: oltre al gia’ di per se’
“colto” jazz, anche il musical, la ballad, il klezmer, le danze
sudamericane.
Filo conduttore e’ il ritmo, in tutte le sue forme e colori, catturato dalle piu’ diverse
tradizioni musicali popolari, inserito sempre e comunque in un contesto
“colto”. Ma e’ anche una performance di racconti e voci fuori campo, una
performance che si contamina con il linguaggio
radiofonico, evocando la straordinaria capacita’ coinvolgente dei suoni,
delle voci…in una parola della musica. Una sorta di dialogo tra la musica sulla scena e i suoni dall’etere.
Biglietti: intero 12 euro – ridotto
10 euro
Venerdi’ 11 marzo –
ore 21.15
BHR Treviso Hotel –
Quinto di Treviso
RAPHAEL GUALAZZI
Raphael Gualazzi,
voce e pianoforte
Christian Chicco
Marini, batteria e percussioni
Manuele Montanari,
contrabbasso, basso elettrico
Luigi Faggi
Grigioni, tromba e flicorno
Max Valentini, sax
baritono, sax contralto
Giacomo Pietrucci,
sax contralto, sax alto, sax
Giuseppe Conte,
chitarra
Dopo
il successo della cover di “Don’t Stop” e la sua performance al Blue
Note di Milano, Raphael Gualazzi, compositore ed eccellente pianista
recentemente entrato nella scuderia Sugar di Caterina Caselli, ritorna ad
essere ospite di Veneto Jazz. Con alle spalle un disco (“Love Outside the
Window” nel 2005) e un’esperienza live che lo ha portato spesso ad
esibirsi anche all’estero, il poliedrico artista Raphael Gualazzi (nato a
Urbino nell’81 e ispirato dalle sonorita’ di Scott Joplin, Jelly Roll Morton,
Fats Waller, Art Tatum), e’ giunto all’attenzione del grande pubblico grazie
alla cover di “Don’t stop”, la celebre hit degli anni ’70 dei
Fleetwood Mac, scelta come colonna sonora dello spot televisivo di Eni. Il battesimo di fuoco di Gualazzi c’e’ stato
l’estate scorsa nel giro dei festival jazz europei, salutato sempre
entusiasticamente dalla critica, eppoi all’ultimo happening veneziano
dell’Heineken festival,
jazz
Vasco. Gualazzi gioca a correre su e’ giu’, piegato sulla tastiera, segue con il
fisico la sua musica. Ritmi sincopati, a tempi di one step o quattro quarti,
piano e forti a tratti fragorosi altri quasi sottovoce. Una musica comunque
allegra, solare, piena di energia.
Biglietti:
intero 18 euro – ridotto 15 euro
Venerdi’ 18 marzo – ore 21.15
Teatro Giardino – San Giorgio delle
Pertiche (PD)
GEGe’ TELESFORO – So cool
GeGe’ Telesforo:
voce, percussioni
Max Ionata: sax
tenore e soprano
Alfonso Deidda : piano,
flauto, sax alto e baritono
Dario Deidda: basso
Amedeo Ariano:
batteria
Cantante, percussionista,
polistrumentista, producer, ma anche giornalista, conduttore radiotelevisivo,
entertainer, Gege’ Telesforo rappresenta una figura dai mille contorni. Nato
artisticamente con
Arbore
Telesforo ha saputo, nel corso degli anni, individuare un proprio progetto di
ricerca, che ha nello scat, ovvero I’improvvisazione con la voce, il nodo centrale.
Rispolverando un’arte quasi dimenticata all’estero, e da noi mai esistita, il
vocalist foggiano ha raccolto, dapprima, attorno a se’ il meglio della scena
fusion romana (e non). In seguito, ha saputo affermarsi anche all’estero,
duettando con Jon Hendricks, con Dizzy Gillespie, Clark Terry, DeeDee
Bridgewater, e molti altri. Da qualche anno, la sua ricerca musicale si e’
indirizzata sul versante di un funk aggressivo e purissimo, in cui gli elementi
jazzistici e improvvisativi si saldano a una rigorosa e infallibile concezione
ritmica.
Biglietti: intero 15 euro –
ridotto 12 euro
Sabato 19 marzo – ore 21.15
Palazzo Grassi – Venezia
RYOJI IKEDA
Datamatics 2.0
Suoni ed immagini prenderanno vita in
diretta nell’affascinante atrio di Palazzo Grassi che, nell’ambito di Nu Fest,
ospita la performance di Ryoji Ikeda, alfiere di un nuovo mondo artistico in
cui la ricerca musicale e’ combinata ad un uso totalmente originale del video.e#8232;L’artista
giapponese, ricorrendo a nuove tecnologie come la proiezione DLP (Digital Light
Processing), la stessa usata nel nuovo cinema digitale e 3D, propone con il progetto Datamatics [ver.2.0], un’esperienza unica, esplorando il potenziale
di percezione della multi-essenza invisibile di dati e numeri che permeano il
mondo. Usando semplici dati numerici come fonti per suoni e immagini, Datamatics fonde cosi’ contenuti astratti
e realistici, combinando tempo e spazio in un’opera potente. Ryoji Ikeda e’ una delle personalita’ piu’
influenti della scena contemporanea che opera tra video, arte e musica
elettronica. Il suo lavoro parte da un’esplorazione sonora di frequenze al
limite dell’udibile e ultrasuoni e si concentra nel creare una forma visiva e
sonora che parte da metodi matematici, svelando
alla percezione umana proprieta’ fisiche di suoni ed immagini.e#8232;
Nato a Gifu nel 1966, dal 1995 e’ attivo
con concerti, installazioni e registrazioni che lo hanno segnalato tra i
compositori piu’ radicali ed innovativi. I suoi dischi +/- (Touch 1996), 0 C
(Touch 1998) e Matrix (Touch 2000) sono opere pioneristiche nell’esplorazione
di sonorita’ minimali, come il rumore bianco, le onde sinusoidali e i suoni
elettronici.e#8232;Le sue installazioni sono state ospitate
nei piu’ prestigiosi centri e musei di arte contemporanea e in citta’ del
Giappone, dell’Europa e degli Stati Uniti. Si tratta sempre di creazioni sempre
di forte impatto, costruite con video, musica e
luci.
Biglietti
concerto: 20,00 euro intero – 18,00 euro ridotto
Possibilita’ di visita alla mostra “Mapping
the studio” (dalle 18.00)
Cena facoltativa al Palazzo Grassi Cafe’
(intero € 35 – ridotto € 30 per i Members di Palazzo Grassi e Punta della Dogana) con
prenotazione al numero tel. 041.2401356
Giovedi’ 24 marzo
Teatro Accademia – Conegliano (TV)
MASTER CLASS ALBERT LEE – ore 17.00
Introduce Gigi Todesca (docente
Accademia Lizard)
ALBERT LEE
AND HOGAN’S HEROES
Albert Lee: chitarra, voce
Gerry Hogan:
chitarra
Peter Baron:
batteria, voce
Brian Hodgson:
basso, chitarra, voce
Gavin Povey: piano, voce
Albert
Lee, vincitore di un Grammy Award, grande chitarrista country, creatore di un
fraseggio che caratterizza tante canzoni di Emmilou Harris, meta’ rockabilly, un
quarto blues, un quarto di digital delay,
e’ lo straordinario chitarrista protagonista di innumerevoli session e tour che
lo hanno portato a collaborare con grandi della musica americana come Everly
Brothers, Crickets (la band storica di Buddy Holly) e Hot Band di Emmylou
Harris (rimpiazzando un mito come James Burton). Naturalizzato americano ma
inglese di nascita, ha spiccato il volo con gli Head, Hands eamp; Feet, Poco
dopo entra a far parte dei Thunderbirds (una delle migliori Reamp;B band del tempo) fino a diventare nel 1976 un
componente della Joe Cocker’s Band e successivamente il chitarrista favorito di
Eric Clapton. L’ammirazione che quest’ultimo nutre nei suoi confronti lo rende
ospite fisso dei Crossroads Guitar Festival che Slowhand organizza ogni anno a
Chicago. Secondo Clapton, infatti, Albert Lee e’ da considerarsi il capostipite
della generazione di chitarristi inglesi che negli anni ‘
influenzato il mondo del blues e, per evoluzione, la miglior stagione del rock.
Una carriera la sua, di “country blues man”, con straordinarie doti di
interprete e cantante, ripresa con gran continuita’ proprio in questi anni, come
testimonia questo coinvolgente tour.
Biglietti:
intero 20 euro – ridotto 18 euro
Venerdi’ 25 marzo – ore 21.15
Auditorium San Nicolo’ – Chioggia (VE)
DUO PAIER VALCIC
Klaus Paier:
fisarmonica, bandoneon
Asja Valcic: violoncello
Profondita’
emozionale e variegate atmosfere per questo duo di fisarmonica e violoncello
che ritorna ospite del festival dopo le apprezzate esibizioni estive. Il
fisarmonicista carinziano e la violoncellista croata, gia’ membro dei Radio
String Quartet di Vienna, riescono a trarre dai loro strumenti una notevole
gamma di suoni, spaziando in una varieta’ di stili che vanno dal tango argentino
all’improvvisazione jazz, dalla musette francese alla musica classica, come
testimonia, l’eccellente album “À Deux” edito dall’ormai famosa etichetta
tedesca ACT. Paier utilizza anche il bandone