Un giorno all’ORSARA JAZZ FESTIVAL

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L’incanto del paesaggio dauno rende suggestiva ogni singola esperienza sensoriale, le tensioni che si mescolano in una dimensione di colori e sfumature sensibili trasporta ogni appassionato. Una terra ricca e fiorente che incontra la musica di altissimo livello, ogni vibrazione di suono e di luce viene percepita nella sua totale purezza e bellezza. Cosi’ e’ apparsa Orsara ai tanti che sono accorsi per partecipare alla XXII Edizione dell’Orsara Musica Jazz Festival. La vitalita’ creativa, artistica e cultuale era tangibilissima, in ogni angolo si respirava la passione del jazz, quella vera, che ha permesso a questo meraviglioso genere di diffondersi ed affascinare intere generazioni.

Diventato oramai uno dei piu’ longevi Festival italiani, L’OMJF si distingue per la proposta curiosa e tesa a coniugare la tradizione afroamericana con la contemporaneita’, cercando l’evasione da limitazioni concettuali, buttando l’orecchio verso nuove ed interessanti direzioni e puntando sulla grande risorsa dei seminari, che permettono di vivere l’esperienza musicale nella sua interezza. Proprio le attivita’ seminariali sono il punto di forza di questa rassegna, perche’ permettono allo studente di vivere il festival sotto le diverse prospettive fruitive. Vedere i tanti ragazzi e non, che hanno partecipato quest’anno, girare tra le classi di Jerry Bergonzi, Mark Sherman, Lucio Ferrara, Rachel Gould, ed assistere a veri e propri dialoghi di confronto musicale riempie il cuore, si viene travolti da un flusso energico che lascia senza fiato. Quest’anno oltre al concorso per arrangiatori “Lucky Award”, e’ stata inaugurata la label Orsara Jazz Records con l’entusiasmante performance in prima mondiale dell'”Orsara Suite for seven musicians” di Antonio Ciacca.

Nella giornata di Giovedi’ 4 Agosto, il prezioso Largo S.Michele, ha visto due set di grande prestigio: Hilario Duran solo in apertura e a seguire il trio di Jason Lindner con ospite Lionel Loueke. Duran, con il suo elogio lento e profondo, disperde la magia del pensiero cubano, una materia che incontra gli umori del jazz e scorre libera, estasiando la platea numerosa ed evocando figure oniriche ed ammaliatrici.

Poi e’ la volta dell’electro-groove trio di Jason Lindner, rarefazioni distorte, break dove il tempo si dilata in oblunghe introiezioni, soliloqui elettrificati a cui si unisce l’estensione percussiva della chitarra e il richiamo del Benin di Lionel Loueke. Il pianista newyorkese coagula dimensioni armoniche gommose, sostenute dalle dinamiche ritmiche dei giocosi sistemi tenso-empatici prodotti dall’immenso Panagiotis Andreou al basso (interessanti le sue improvvisazioni vocali di “scat indiano) e dal diabolico Mark Giuliana alla batteria. La quasi totalita’ delle composizioni sono contenute nel lavoro “Gives You” del loro progetto “Now vs Now”.


foto: Andrea Palmucci


Orsara di Puglia, Largo S. Michele, 4 agosto 2011
HILARIO DURAN solo PIANO
Afro-Cuban music and Latin Jazz

JASON LINDNER TRIO + LIONEL LOUEKE
JASON LINDNER (Piano), PANAGIOTIS ANDREOU (Contrabbasso), MARK GUILIANA (Batteria), LIONEL LOUEKE (Chitarra)

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