“Detesto i testi che poi non mi restano in testa”, questo è il ritornello di Cose che danno ansia, il brano del cantautore Tommaso Pini attualmente in gara alle finali di Sanremo Giovani.
Il musicista fiorentino, con il suo mix di beffarda e spregiudicata ironia, certamente non corre il rischio di entrare da un orecchio e uscire dall’altro. Nonsense, humour: c’è un filo logico nelle parole di Tommaso, un filo del discorso da seguire che rimane ben impresso nella mente. E nel prendere in giro i falsi miti dei millennials (le chat, twitter, le modelle anoressiche) Pini firma un piccosolo un ragazzolo breviario contro ogni forma di ansia.
Un umorismo sprezzante che trova eco nel videoclip, folle, criptico e sopra le righe diretto da Sergio Dall’Ora. A volte Tommaso indossa un berretto da aviatore, o i panni di un Alex DeLargedi kubrickiana memoria, e intorno a lui gravitano personaggi surreali e allo stesso tempo rappresentativi delle nostre “ansie” quotidiane. In un connubio perfetto tra stile e concetto, il mondo sonoro di Cose che danno ansia è un disincantato electro pop dalle sonorità internazionali, perfettamente aderente al viso sorridente e ironico di Tommaso, col suo stile vocale sottile e riconoscibile.
Ostinato solo come chi crede nel proprio progetto, il giovane Tommaso partecipa oggi per la terza volta alle fasi finali di Sanremo Giovani (2 volte tra i primi 60), piazzandosi quest’anno tra i 12 finalisti, per contendersi uno dei 6 pass che lo potrebbero condurre a Sanremo 2017.
Tommaso è stato anche uno dei protagonisti di The Voice 2 dove si è classificato al terzo posto col team di Raffaella Carrà, che lo ha voluto fortemente puntando su di lui per la vittoria finale.
La sua voce alterna fraseggi su note altissime, a toni caldi e profondi. Proprio questa dote riesce a convincere tutti i giudici alle Blind Auditions e a stupirli dopo la sua interpretazione di Summertime Sadness, increduli poi di trovarsi di fronte a un ragazzaccio toscano.