Non c’è solo l’arpa delle grandi orchestre o dei salotti sfarzosi, ne esiste anche un’altra capace di avvicinarsi alla sensibilità popolare. È quella che sceglie di ascoltare i racconti degli individui, le loro sofferenze, le loro gioie e la loro storia. Viggiano (Potenza), città dell’arpa e della musica situata nel cuore della Val d’Agri, ospita anche quest’anno, dal 29 luglio al 3 agosto, 2014 la “Rassegna dell’Arpa Viggianese”, giunta alla settima edizione. Un evento che celebra la secolare tradizione lucana – raccontata anche da Giovanni Pascoli in una lettera indirizzata a Giosuè Carducci il 24 luglio del 1884 – con una settimana di concerti, workshop, esposizione di strumenti, seminari e aperitivi musicali.
Le prime tracce di arpisti a Viggiano risalgono alla prima metà del 1700. La tradizione è certa e documentata solo nel secolo successivo, quando il terribile terremoto del 1857 distrusse il paese, che fu ricostruito solo grazie al benessere dei tanti musicisti girovaghi. I quali, suonando nelle principali città d’Europa e degli Stati Uniti – come testimoniato dai pastori che imbracciano arpe portative presenti nei presepi del ‘700 napoletano custoditi nel Museo di San Martino – inviarono i loro risparmi alle famiglie. Grazie alla musica quindi, Viggiano “trasformò in casa ogni tugurio” e ogni musicante espresse la gratitudine verso il proprio strumento inserendo nella chiave di volta del portale il simbolo del suo benessere.
Il programma dei concerti della “Rassegna dell’Arpa Viggianese 2014” come consuetudine abbraccia vari stili: dalle arpe celtiche e bretoni ai ritmi popolari, da jig e reel irlandesi a muiñeire galiziane, dalle pizziche e tammurriate a sonorità contemporanee, classiche e di ricerca. In scena sul palco naturale del Mandorleto della cittadina potentina, a quota 1000 metri d’altitudine, sia arpisti di fama internazionale che grandi interpreti del folk. In cartellone, tra gli altri, le esibizioni del britannico Ieuan Jones, del maestro della cornamusa asturiana
Hevia, del cantante-attore Marcello Colasurdo, di Vincenzo Zitello (il più famoso e richiesto arpista italiano al mondo), del Green Circle Celto Jazz, di Sara Simari (prima arpa con la Roma Sinfonietta), dell’ensemble triestino Girotondo D’Arpe guidato da Tatiana Donis, della cantante-arpista tedesca Nadia Birkenstock con il percussionista gallese Steve Hubback, del Rosellina Guzzo trio, di Anna Loro, del trio Brigan, della Pop Harp ovvero il duo Carboni-De Aloe e della Nuova Compagnia di Canto Popolare che ritirerà anche il “Premio arpa popolare” nella serata conclusiva del festival. In scena anche l’Orchestra da Camera di Viggiano, l’Ensemble di Percussioni di Gennaro Damiano e soprattutto l’orchestra della scuola dell’arpa viggianese, che comprende i migliori talenti lucani e che avrà come ospite il musicista paraguayano Lincoln Almada. Nel weekend, inoltre, al termine dei concerti si terrà il dj set dello Staff Delirio. Ogni mattina, invece, sono in programma i workshop con i protagonisti del festival, mentre di pomeriggio si terranno i concerti degli allievi che partecipano ai corsi musicali estivi.
Sono poche le città che possono annoverare una tradizione così radicata e consolidata, costituita da un connubio sorprendente tra musica popolare e colta. Tra musicisti di strada e virtuosi interpreti d’orchestra, tra artigiani del legno e liutai raffinati, tra esecutori ad orecchio e compositori eccelsi.
La Rassegna dell’Arpa Viggianese è un evento organizzato dall’associazione culturale Art.9, finanziato dagli assessorati comunali alla Cultura e al Turismo e allo Spettacolo, con il patrocinio della Regione Basilicata, della Provincia di Potenza, della Comunità montana Alto Agri e dell’Ente Parco nazionale dell’Appennino Lucano.
Tutti gli eventi in programma sono ad ingresso gratuito.