Tanti piani per la città

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Dal 13 al 16 ottobre è andata in scena la quarta edizione di Piano City Napoli 2016: il pianoforte ha dominato in 60 differenti location sparse per la città, coinvolgendo 400 pianisti, per un totale di 200 eventi unici.

Le note si sono diffuse dai luoghi di cultura ed aggregazione più disparati: tanti e belli i concerti sulle scale cittadine, impossibile non citare quello ispirato a Bach del Maestro Ramin Bahrami, sulle scale di Montesanto, gremite di gente; ed ancora, quello sulla scala del pittoresco Palazzo dello Spagnuolo di Andreas Kern, ideatore della manifestazione Piano City, nata nel 2010.

 

Ad offrire il suo contributo sulle scale di Palazzo Mastelloni, dove ha sede la ditta Napolitano Pianoforti in Piazza Carità, il pianista, compositore e direttore d’orchestra Massimo Carrieri: originario di Martina Franca, ritorna a Piano City Napoli in un’atmosfera intimistica, dove alterna brani originali di sua composizione a pezzi altrui, magistralmente interpretati. I suoni del suo piano si diffondono nel palazzo, illuminato da luci di atmosfera, che avvolgono il pubblico, radunatosi nel cortile del palazzo. Dall’esterno giungono, a tratti, i suoni e le voci della città, la vicina Pignasecca partecipa a suo modo all’evento, creando intrecci a dir poco unici con le note di Carrieri.

Di grande e scenografico impatto i due eventi delle serate di apertura a Piazza del Plebiscito: 21 pianoforti ed orchestra il primo giorno, 9 pianoforti, celesta e clavicembalo il secondo, hanno donato al colonnato di San Francesco di Paola un aspetto ancora più magico, illuminandolo con luci colorate.

 

Particolari ed intimistici sono stati gli House Concerts, che hanno consentito agli appassionati di ospitare i pianisti nei loro salotti ed il pubblico a capienza: in particolare, la pianista Valeria D’Andrea, di ispirazione classica e dalla rara formazione, ha riscaldato i cuori degli ospiti di una casa a Capodimonte, eseguendo brani di sua composizione ed omaggi ad Endrigo, Fossati e Fabi. La sua musica, caratterizzata da melodie tipiche di una colonna sonora cinematografica, è stata accompagnata dal reading della poetessa ed attrice Michela Dimiccaro; non è mancato un omaggio alla poetessa Alda Merini, con la recitazione della poesia “Sono Solo Una Fanciulla”, accompagnata da brani composti dalla D’Andrea su ispirazione suggerita dai versi declamati.

Le chiese – come quella di San Paolo Maggiore, che è stata il fulcro della manifestazione, con un’offerta musicale variegata e no-stop in Basilica, in sacrestia, nel refettorio e nel chiostro – ed i musei, come quello Archeologico Nazionale e la Villa Floridiana sono stati teatro privilegiato per un pubblico attento e numeroso, che ha potuto contemporaneamente applaudire i tanti pianisti impegnati nell’evento ed apprezzare le bellezze culturali della nostra città.

 

Palazzo Zevallos in via Toledo ha offerto un programma ricco ed interessante, accogliendo turisti e cittadini nei pomeriggi del sabato e della domenica: si sono esibiti Arturo Stalteri, che ha presentato una serie di preludi per pianoforte da lui composti e tratti dal suo ultimo lavoro discografico; Alexander Hintcheff, che ha proposto una antologia di brani di autori russi, tra i quali Tchaikovsky e Prokofiev; ed ancora la giovanissima Elena Capasso, pianista di ispirazione classica; Salvatore Giannella, che ha deliziato il pubblico con pezzi di Scarlatti, Beethoven e Schubert; il jazzista Gino Giovannelli, che ha spaziato da Herbie Hancock a Bob Dylan, passando per Ennio Morricone ed il brasiliano Ernesto Nazareth, omaggiando i grandi del jazz contemporaneo come Pieranunzi e Mehldau; ultimo, solo in ordine temporale, Marco Pasini, che ha chiuso con una selezione di brani classici, come quelli di Liszt.

Grandissimo successo, dunque, per Piano City Napoli 2016, che chiude i battenti con Enrico Pieranunzi nel chiostro di Santa Caterina a Formiello.